In Spagna non hanno dubbi: Marc Marquez non sconterà i due giri di penalità a Austin per l’incidente con Jorge Martin e Miguel Oliveira nei primi giri del GP del Portogallo. Il campione catalano, infatti, avrebbe in mano la prova che consentirà di vincere il ricorso che impugna la decisione dei commissari FIM.
Per ricostruire l’intera vicenda, però, bisognerà andare per ordine. Subito dopo il GP del Portogallo, infatti, Marc Marquez ha ricevuto comunicazione della penalità inflitta per la manovra su Martin e Oliveira e, contestualmente, i medici gli hanno fatto sapere che l’infortunio rimediato alla mano avrebbe potuto richiedere un piccolo intervento chirurgico. Nella comunicazione dei commissari c’era esplicitamente scritto che la penalità si sarebbe dovuta scontare al GP successivo, quello di Termas de Rio Hondo. E è lì che Marquez e il suo staff hanno preso la decisione di operare la mano, piuttosto che stringere i denti, correre lo stesso e rimandare l’intervento alla settimana successiva. Il ragionamento è stato semplice: con due giri di penalità da osservare e una mano che comunque non sarà in condizioni ottimali, il GP d’Argentina sarà comunque compromesso e tanto vale, quindi, operarsi subito e non volare per niente a Termas.
Così, dopo aver maturato questa decisione, Marquez e i suoi, secondo quanto riferito da AS, avrebbero ulteriormente chiesto chiarimenti alla FIM – e anche per più volte – su quanto indicato nel provvedimento, ossia se la penalità prevista era relativa al solo GP di Argentina. La risposta, secondo quanto riferiscono da Honda, è stata affermativa e sembra che di questo ci siano anche alcune prove che HRC ha prodotto a sostegno dell’appello presentato. E’ solo dopo aver ottenuto la certezza da parte dei commissari, quindi, che Marquez avrebbe deciso di sottoporsi all’intervento chirurgico, comunicando, quindi, che non sarebbe volato a Termas. Quando, poi, la stampa di mezzo mondo ha fatto notare l’anomalia e sollevato il caso, però, i commissari ci hanno ripensato, uscendo con un secondo provvedimento che, di fatto, smentiva il primo e anche le rassicurazioni fornite a Honda, precisando che invece la penalità si sarebbe dovuta comunque scontare nel primo GP a cui Marc Marquez avrebbe partecipato. Una questione meramente di forma, quindi, che se però è realmente così come raccontata non lascia dubbi sul fatto che Marc Marquez – al di là dell’episodio specifico, delle colpe e del suo modo di guidare – ha ragione da vendere. Tanto che in Spagna si dicono certi che la penalità sarà annullata, non certo per favorire Marquez, ma perché il pasticcio combinato dai commissari non è giustificabile in alcun altro modo.
L’otto volte campione del mondo, dalla sua, non è più tornato a parlare della questione, dopo aver chiaramente detto di ritenere ingiusta non certo la punizione, ma la decisione di correggere il tiro da parte della FIM. E s’è rimesso al lavoro per preparare al meglio il GP delle Americhe, visto che Austin potrebbe rappresentare per lui, ancora una volta, un luogo di rinascita dopo questo terribile inizio di stagione. Ieri l’otto volte campione del mondo ha condiviso sui suoi profili social alcuni scatti fatti durante un allenamento in palestra. Appare in perfetta forma e ha sulla mano destra un vistoso tutore che, verosimilmente, serve ad impedirgli alcuni movimenti. “Recuperando a poco a poco – ha scritto a commento delle foto il fenomeno di Cervera – Sono tornato a lavorare in palestra. Lentamente, ma sicuramente, mi sto riprendendo”.