Forse è stata la partenza di Marc Marquez, forse che più di quattro anni senza risultati nel motomondiale non si sono mai visti in casa Honda, fatto sta che ora la situazione dei giapponesi sembra migliorata. È certamente presto per festeggiare, ma nel box HRC si respira ottimismo e anche se non tutti i problemi sono risolti, sembra proprio che si veda la luce in fondo al tunnel. Almeno è quello che ha visto Joan Mir a Sepang nel corso dei primi test della stagione. Ora ci saranno altre prove in Qatar, una pista che non è mai stata particolarmente favorevole; quindi, sarà un ottimo banco di prova.
Mir è ottimista e, con queste premesse, potrebbe anche pensare di restare in sella alla Honda: "Questo test [in Qatar] per noi è importante, perché dobbiamo riconfermare i progressi fatti. Non proveremo tutto quello che abbiamo provato a Sepang, ma probabilmente ricontrolleremo un po' tutto ciò che ha funzionato. Avremo un paio di cose nuove da provare nella direzione che avevamo chiesto. Speriamo che ci sia un po' meno vento e si possa provare bene. Dobbiamo cercare di essere competitivi e di sentirci a nostro agio come a Sepang. Non è il circuito migliore per noi, in realtà. Quindi vuol dire che, se saremo vicini a Sepang in termini di posizioni e tempo sul giro, sarò molto felice".
In ogni caso Joan già adesso sorride, perché a Sepang ha trovato una moto molto diversa da quella che aveva lasciato a Valencia, ed è favorevolmente sorpreso da un cambiamento così grande in così poco tempo: "Onestamente la moto funziona meglio in tutti i settori rispetto all'anno scorso. Ma, ovviamente, abbiamo ancora problemi da risolvere in questo momento".
Ma il maiorchino, iridato nel 2020, sa bene che non è solo una buona moto che può portare risultati: "Non ho dimenticato come essere competitivo, ma anche io ho bisogno di tempo. È come se l'anno scorso fossi un po' 'mentalmente ferito'. Per uscire da questa situazione ho bisogno di un po' di tempo, ma anche di fiducia e di risultati e potrò tornare nelle posizioni degli anni precedenti".
E proprio i risultati, il feeling con la moto e il divertimento in pista saranno la discriminante per far decidere al pilota spagnolo se cambiare casa in futuro o meno: "È troppo presto per parlare di questo. Voglio divertirmi correndo. Se riuscirò a godermi la prima parte dell’anno tanto quanto ho fatto nei test di Sepang, sicuramente vorrò restare. Ma al momento abbiamo molte domande a cui rispondere".