Nessuna sorpresa da Buriram? A guardare i primi tre no, visto che Marc Marquez, Alex Marquez e Pecco Bagnaia hanno chiuso uno in fila all’altro esattamente come da ordine di partenza. La sorpresa vera, invece, è stata subito dietro, con Ai Ogura e la sua Aprilia quarti al debutto a dimostrare una volta per tutte che il giapponese sarà il rookie da battere quest’anno e che l’Aprilia RS-GP è una moto che non ha nulla da invidiare alle Ducati. La scena è stata tutta loro in questa prima Sprint del 2025, nella spettacolare livrea Gulf voluta da Trackhouse per l’occasione, tanto che persino Gigi Dall’Igna, subito dopo la bandiera a scacchi, s’è voluto congratulare con il giapponese “per un inizio così significativo”. I punti importanti, però, se li sono divisi i tre che hanno mostrato il passo migliore sin dal primo turno del venerdì, con Marc Marquez a fare la parte del leone sin dalla Curva 1 del circuito di Chang. “Prima pole, vittoria e podio condiviso con Alex – ha dichiarato Marquez nel parco chiuso – è stato un sabato perfetto. Domani sarà la giornata più importante, però. Voglio lottare per la vittoria, ma anche un podio andrebbe bene. E’ stato importante cominciare così”.
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Subito dietro l’otto volte campione del mondo ha messo le sue ruote il fratello Alex, con la Desmosedici GP24 del Team Gresini. “Tutto dipendeva dalla partenza e Marc è partito alla grande – ha raccontato Alex – sono comunque felicissimo e ora voglio studiare le linee di Marc perché domani voglio provare a stargli più vicino”. Il più piccolo dei fratelli di Cervera ha provato a tenere il passo del 93 per un paio di giri, salvo poi arrendersi al passo impressionante del 93 e “limitarsi” a tenersi a distanza da Pecco Bagnaia, oggi terzo.
Per il vicecampione del mondo è un terzo gradino del podio che, viste come s’erano messe le cose ieri, lascia tutt’altro che l’amaro in bocca, dopo il pasticcio clamoroso dei commissari di gara che lo hanno costretto a passare dalla Q1. Bagnaia, tra l’altro, ha scelto di gareggiar e nella Sprint con la dura all’anteriore, rispetto a tutti gli altri avversari che hanno chiuso al vertice. “E’ una gomma che restituisce maggiore fiducia in frenata, che è il mio punto forte – ha spiegato Bagnaia – Sapevamo che per la Sprint sarebbe potuta andare meglio nei primissimi giri la morbida, ma ho più feeling con la dura, che sarà anche la gomma per domani. Dobbiamo lavorare. Oggi ho spinto, ma quando ho capito che stavo rischiando troppo mi sono accontentato”.
Sorrisi e “rivincita” rimandata al GP lungo, quindi, con i valori in campo che si confermano, almeno per questo inizio, gli stessi della passata stagione, visto che ben quattro Ducati hanno chiuso nelle prime cinque posizioni. Dietro Ai Ogura, infatti, ha chiuso Franco Morbidelli con la Desmosedici GP24 del Team Pertamina Enduro VR46, mentre il suo compagno di squadra, Fabio Di Giannantonio, ha dovuto arrendersi a un guasto della sua moto mentre era in pieno recupero. Fuori dai giochi anche Jack Miller, con la Yamaha del Team Pramac, a causa di un errore che gli è costato la più classica delle scivolate. L’australiano ha dovuto quindi lasciare il posto di miglior pilota Yamaha a Fabio Quartararo, oggi settimo dietro a Pedro Acosta. Ottavo l’altro ufficiale di KTM, Brad Binder, seguito dai piloti Honda Joan Mir e Johann Zarco che hanno chiuso la top 10.
E Marco Bezzecchi? L’ufficiale dell’Aprilia ha rischiato grosso in partenza, restando di fatto piantato a causa dello sporco trovato in griglia e ha dovuto giocare sempre in rimonta. Ha chiuso in tredicesima posizione e con le espressioni del viso che hanno tradito tanta delusione al rientro al box, ma pure con la consapevolezza che il passo c’è e che Ogura, con la stessa moto, ha giocato con i primi della classe.
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