“Passo dopo passo nell’ultima settimana abbiamo aumentato un po' il carico di lavoro” – commenta Marc Marquez in un video diffuso dai canali ufficiali di Honda Repsol. Il recupero del fenomeno di Cervera procede nella giusta direzione; dopo la corsa e qualche bracciata a stile libero il pilota spagnolo inserisce nel suo programma di allenamento esercizi specifici mirati a restituire forza e tono muscolare al braccio destro, operato a giugno per la quarta volta. Marquez si mostra moderatamente fiducioso, anche se ammette: “Ci sono giorni molto positivi e altri meno” – come è normale che sia a distanza di dieci settimane dall’intervento. “Appena sarò pronto per guidare la moto in maniera accettabile – prosegue Marc – comincerò a farlo, perché guidare è il miglior modo per raggiungere il 100% della condizione”.
Marquez resta fedele al tipo di comunicazione social, utilizzata negli ultimi tempi e sempre improntata all’ottimismo, con la quale ha costantemente tenuto aggiornati gli appassionati sui suoi progressi. E dopo le parole del team manager HRC Alberto Puig indirizzate a Marc, con le quali supplicava velatamente il suo pilota di rientrare a correre il più presto possibile, ecco che l’otto volte campione del mondo ha confermato la sua presenza nel box Repsol in Austria, per seguire da vicino i lavori di sviluppo della squadra. È sempre più evidente che la Honda abbia un bisogno quasi disperato delle indicazioni del Cabroncito per calibrare il progetto 2023, al momento senza meta. Perché con Pol Espagaro e Alex Marquez partenti, Taka Nakagami in ballottaggio con Ai Ogura per il 2023, Marc sarebbe l’unico pilota, oltre al collaudatore Stefan Bradl, al quale Honda consentirebbe di testare le novità in vista della prossima stagione. I piani alti dell’azienda, non a caso, vorrebbero riavere Marquez in moto per i test di settembre sulla pista di Misano Adriatico. A tal proposito il pilota spagnolo ha espresso la sua opinione gettando uno sguardo proprio all’anno prossimo: “Abbiamo bisogno di cambiare qualcosa nel team e sulla moto, perché se vogliamo battagliare per le prime posizioni e per il mondiale dobbiamo avere un materiale più competitivo. Dobbiamo lavorare insieme, senza perdere informazioni importanti”.