Sulla griglia di partenza di Buriram, nell'emboematico momento in cui i piloti restano soli coi propri pensieri e gli uomini dei Team si dirigono ai box in una corsa concitata e carica di tensione, Davide Tardozzi aveva salutato Marc Marquez rifilandogli una possente pacca sulla coscia destra. Il 93, col casco già in testa, rispondeva con un sussulto secco, un gesto volto ad esprimere un assenso certo, sicuro, inscalfibile: "Sì, ci sono, non c'è alcun problema, oggi la vittoria non me la toglie nessuno" - sembrava voler dire l'otto volte campione del mondo sotto al casco rosso fuoco, tra i riflessi di una visiera a strap che rifletteva la luce calda dell'estate thailandese.
Poi Marc Marquez è scattato per il giro di ricognizione, quindi si è parcheggiato nuovamente sulla casella di partenza numero uno - conquistata al termine di un Q2 in cui per una manciata di millesimi (ottantadue) non era riuscito a corredare la pole position con il record della pista, che risale al 2024 e resta tuttora nelle mani di Pecco Bagnaia. Questa statistica rappresenta l'unica macchiolina nera nel weekend fin qui idilliaco condotto da Marquez in Thailandia, dove ha sfornato la prima vera partenza del 2025 senza lasciare passare nessuno al suo interno, assicurandosi la prima posizione all'entrata del rampino di curva uno e infiocchettandola tredici giri più tardi all'uscita dell'ultima curva a gomito di Buriram, un istante in cui ha pelato il gas per alzarsi sulle pedane della sua Desmosedici GP25 ed esultare in direzione del muretto box della Ducati rossa. Al termine del giro d'onore, quando Marc ha visto che accanto al suo nuovo team c'erano i vecchi amici del Team Gresini che aspettavano di festeggiare la seconda posizione del fratello Alex, si è illuminato ulteriormente: ha riabbracciato Nadia Padovani, Carlo Merlini, Michele Masini, facendoli sentire parte di questa storia todo al rojo cominciata come meglio non si poteva. Pole position, Sprint Race governata in ogni suo metro, prima posizione nel mondiale a 93 weekend di gara di distanza dall'ultima volta (Valencia 2019), Pecco Bagnaia battuto nel primo confronto ufficiale, il fratello Alex secondo - in grande spolvero con la GP24 azzurra - a marchiare un unizio di campionato in cui la narrazione trainante si riflette nel dominio della famiglia di Cervera sul mondo. Cosa volere di più, dalla vita?
Marc Marquez vorrebbe vincere la gara della domenica, possibilmente davanti al fratello Alex, per sentirsi veramente a posto: "Il pensiero quando ho tagliato il traguardo - ha raccontato ai microfoni di Sky - è stato 'sabato perfetto'. È il modo perfetto di iniziare questa storia col team ufficiale Ducati Lenovo, perché abbiamo fatto pole position, vittoria della Sprint Race e sono stato ancor più contento quando ho visto Alex secondo. Sono contento ma non euforico, perché so che domani sarà il giorno più importante. Bagnaia? Si è visto che Pecco è fortissimo, ieri ha fatto un po' di fatica, più che altro la fortuna non è stata con lui, ma oggi era lì e sarà un campionato lunghissimo".
Già, un Mondiale infinito, lungo dieci mesi e quaranta e fischia gare. Marc Marquez sembra essere pronto per divorarselo, le idee chiare le ha da qualche settimana e vuole ribadirle a tutti ogni volta che scende in pista: "Nei test in Malesia ho capito che avevo velocità. Mi veniva tutto bene con questa GP24-25, e anche qui le sensazioni buone si sono riconfermate, ogni volta che esco dai box provo a dare il mio 100%, senza guardare gli altri e senza esagerare, questa è la cosa più importante per me quest'anno. Non penso di cambiare nulla per la gara, Pecco dovrebbe andare con la dura davanti ma io ho provato quella gomma e con il passare dei giri non piace, mi sembra cali di più della soft. Per il posteriore dovremo vedere perché per domani si prevedono temperature estreme. In ogni caso io ho provato un po' tutte le combinazioni e ho abbastanza chiaro in mente ciò che voglio". A domani.
