Tormentato, spaventato, in una parola: umano. Marc Marquez, in un’intervista a BT Sport, è tornato a raccontare impressioni, sensazioni e postumi della caduta con highside nel warm up di Mandalika, lo scorso 20 marzo. Le immagini restano nella memoria di tutti, figurarsi nella sua: “Siamo esseri umani. Dopo un incidente come quello in Indonesia, non vorresti più salire in moto, è vero. Ricordo solo quello che è successo immediatamente prima dell’incidente. Dal momento in cui sono decollato a quello in cui sono rientrato ai box non ricordo nulla. Questo perché ero privo di sensi”, ha ribadito il catalano, nel solco di quanto ammesso più volte nel corso dei mesi e confidato anche al fratello Alex, e cioè che sì, aveva davvero pensato di smettere.
L’infortunio alla spalla, le operazioni, la diplopia, quell’highside impressionante, una caduta tanto spettacolare quanto paurosa: non basta avere vinto otto titoli iridati per non sentire, almeno per un attimo, che forse non è più il caso di andare avanti, anche se sei abituato ai rischi, alla ghiaia, ai problemi. Insomma, anche se sei Marc Marquez. “A quel punto però subentra quella che è la tua professionalità, non la tua passione. Vedevo doppio, ma la testa e il fisico erano ok, poi ti rendi conto che casco e tuta ti hanno protetto e questo ti dà fiducia per tornare in sella e riprendere gradualmente fiducia nella moto”. In fondo è quello che ha fatto, soprattutto da settembre quando, ottenuta l’idoneità dopo il quarto intervento al braccio, è tornato in pista ottenendo anche l’unico podio del suo 2022 con il secondo posto a Phillip Island nel GP d’Australia.
Dopo tre anni sostanzialmente ai margini del grande giro, quello di chi compete per la vittoria, e dopo avere assistito ai titoli di tre piloti diversi su tre moto differenti (Mir con la Suzuki, Quartararo con la Yamaha e Bagnaia con la Ducati), Marquez e la Honda hanno ora intenzione di riprendersi almeno in parte ciò che è stato quasi sempre loro: “Non vedo l’ora di vedere quale sarà il mio livello massimo questo inverno perché è ancora un’incognita”, ha spiegato il Cabroncito.