Negli attimi successivi alla pubblicazione dell’ultima puntata di Mig Babol, avevamo avuto subito la sensazione che le dichiarazioni di Valentino Rossi – tornato a parlare di Marc Marquez e del clash del 2015 – avrebbero influenzato il paddock della MotoGP nelle settimane a venire. La conferma è arrivata subito, alla prima occasione in cui piloti e addetti ai lavori si sono riuniti: il giovedì di Misano Adriatico, una giornata cupa e piovosa fuori, densa di spunti e dichiarazioni dentro. Dentro dove? Nel corridoio adiacente alla sala stampa, affollato di giornalisti nel momento in cui è passato Marc Marquez.
La stampa spagnola, rivolgendosi all’otto volte campione del mondo, ha scatenato una perturbazione di domande relative alle parole di Valentino. Marquez, per tutta risposta, ha aperto l’ombrello: “La mia risposta su quello che ha detto Rossi? In questo momento – ha debuttato il 93 - ho la testa su cose ben più importanti rispetto a perdere tempo sulle dichiarazioni di un altro pilota”. L’insistenza a volte paga, ma nel giovedì romagnolo Marquez è stato un autentico muro di gomma: ha assorbito di buon grado l’offensiva dei giornalisti, rispedendo al mittente il tentativo di coinvolgerlo in una polverosissima polemica. “Se queste parole di Valentino danno maggior valore alle mie ultime vittorie e mi motivano di più? La motivazione la tengo sempre uguale, al 100%. Sarà difficile vincere ancora, devo essere realista. Proveremo a dare il 100% come sempre, però lo dico onestamente: provenendo le dichiarazioni da un pilota inattivo, ciò che meno mi interessa è entrare nei suoi giochi. Voglio solo mettere la testa sulla competizione”.
Sotto torchio, Marquez non ha abbassato la guardia, nemmeno nel momento in cui gli è stato chiesto: “Marc, ma cosa voleva cercare di fare Valentino con quelle dichiarazioni?”. Senza esitare, il 93 ha replicato: “Domandalo direttamente a lui, sarà qui a Misano, potrai farlo no?”. Ulteriore tentativo da parte del giornalista: “Però la puntata di Mig Babol in cui Rossi parla di te l’ha vista vero?”. Da qui è scaturito uno degli attimi più curiosi del media day romagnolo: “Si sì certo, l’ho visto”. L’otto volte campione del mondo ha corredato la risposta secca con un sorriso ironico, prima che gli venisse recapitata un un’ultima disperata domanda: “Non pensi di essere l’ossessione di Valentino Rossi?”. A questo punto il 93 ha chiuso la questione: “Domandatelo a lui. Non dirò nulla di più (sorride). Lo ripeto, è la verità, ho la testa su cose ben più importanti che entrare in guerre che non portano a niente”.
Così ci si è chiesti se, tra le cose ben più importanti sui cui Marc Marquez vuole concentrarsi, è compresa la tentazione di vincere il titolo mondiale già quest’anno: “Quello su cui devo concentrarmi è chiudere molto bene la stagione, lottando con i due davanti (Martín e Bagnaia, ndr) e anche con Bastianini, che lo includo nella lotta. Ma ripeto, prima di lottare per il titolo devo migliorare alcune cose. Lottare per il titolo partendo tutti da zero è un conto, partendo in svantaggio un altro. Perché non posso recuperare 53 punti a due piloti, che si stanno dimostrando superiori a livello di costanza”. E Marquez, visto il meteo incerto, preferirebbe sfruttare un’altra ghiotta occasione su asfalto bagnato o correre sull’asciutto, per avere una conferma dei passi avanti fatti con la Ducati del Team Gresini? “Dubbi sulla mia velocità sull’asciutto qui non ne ho – ha chiarito Marc - perché altrimenti non avrei fatto quel finale di gara due settimane fa. Se ho un punto debole su cui lavorare, quello è la qualifica. Se al primo giro Pecco o Martin passano con tre secondi di vantaggio io non li recupero, perché non sono così più rapido di loro da poterli rimontare. Quindi dobbiamo lavorare sul venerdì, sulla qualifica e sulla partenza per fare in modo che, una volta concluso il primo giro, lo svantaggio da Pecco e Jorge sia il minore possibile. Tutte cose che al momento mi mancano al 100%, cose che potrebbero impedirmi di lottare per il titolo, per questo il mio obiettivo è lavorare sui punti deboli per essere più preparato nel 2025”.
Si chiude con la questione fischi, con Marquez che ha molto apprezzato il gesto con cui Bagnaia, due settimane fa, ha scoraggiato il pubblico misanese a manifestare rumoroso dissenso nei confronti del 93: “Non ho visto sul podio il gesto di Pecco quando ero sul podio, devo ringraziarlo. Gli unici che possono fermare i fischi i piloti; non la gente, non i giornalisti. Io dico sempre che se tu tifi qualcuno inciti lui, fischiare gli altri non ha alcun senso”.