Maverick Vinales ha girato i tacchi e cercato fortuna altrove dopo aver capito che in Aprilia non avrebbe ereditato la fascia di Capitano che è stata di Aleix Espargarò e che adesso sarà di Jorge Martin. Fin qui ci siamo e non c’è molto da aggiungere. Così come c’è niente da aggiungere sul fatto che Aprilia, adesso, cerca un pilota – possibilmente giovane – da affiancare a Jorge Martin. Il nome in cima alla lista, a detta di tutti, è quello di Marco Bezzecchi. Ma, almeno al momento, non c’è niente di più di una trattativa avviata. Che, come è logico, non è neanche l’unica.
Niente di nascosto. Niente di taciuto o di particolarmente segreto che non si possa raccontare. E nessuna lotta intestina: solo normale mercato e valutazioni che ogni azienda fa in circostanze così. Soprattutto quando non c’èla fretta di chiudere un contratto in una sola notte come accaduto con Jorge Martin al Mugello. Ma andiamo per ordine.
Massimo Rivola vorrebbe il Bez
Il grande capo di Aprilia, Massimo Rivola, ha già speso parole di grande stima per Marco Bezzecchi. Il pilota di Viserba risponde alla perfezione alle caratteristiche del profilo giusto individuato dal grande capo di Aprilia. E’ giovane, ha già vinto in MotoGP, è un top rider che comunque costa relativamente poco, è italiano e, soprattutto, ha uno stile di guida che si avvicina a quello di Jorge Martin: molto fisico e tutto sui freni. Il Bez ha anche un contratto in scadenza e quindi non c’è il rischio di penali da pagare e cavilli vari da rispettare e, cosa che non guasta dal punto di vista del marketing, gravita anche nell’orbita di Valentino Rossi. Tra i contro, invece, c’è che non sta avendo risultati entusiasmanti e che, anche a confronto, ad esempio, con Fabio Di Giannantonio, il suo 2024 è stato fino a ora un po’ sotto tono rispetto all’anno precedente.
L’altro nome è quello di Fabio Di Giannantonio
Proprio l’altro italiano del Team Pertamina Enduro VR46 è l’altro nome sul tavolo di Aprilia e pare che qualche chiacchierata con il manager del Diggia, Diego Tavano, sia stata già avviata. Il pilota romano ha, come Bezzecchi, già vinto in MotoGP (anche se di meno) e è comunque relativamente giovane, visto che ha la stessa età del pilota di Viserba. Potrebbe costare anche qualche Euro in meno (sempre stando alle voci che circolano) e in Aprilia troverebbe la spinta importante di Max Biaggi, che è romano come lui e che ultimamente ha speso parole di grande stima per il 49, soprattutto dopo l’incredibile finale di stagione dello scorso anno. Inoltre Di Giannantonio sarebbe più pronto rispetto al Bez a uscire dall’orbita di Ducati, perché è vero che Bezzecchi ha spesso ribadito di sognare una moto ufficiale, ma ha anche sempre detto di considerare la Desmosedici la sua moto perfetta. E è chiaro che se il Team Pertamina Enduro VR46 dovesse davvero avere due GP25 il prossimo anno, allora Bezzecchi potrebbe scegliere di restare dove sta per guidare finalmente la stessa moto del suo grande amico Pecco Bagnaia, e magari seguire il suo stesso percorso.
Sbagliato dare per spacciato Franco Morbidelli
In Aprilia non mancherebbe, però, chi è invece convinto che il nome su cui puntare è quello di Franco Morbidelli. Ma diciamolo subito: è, tra tutte le ipotesi, quella che potrebbe avverarsi con più fatica di tutte. Difficilmente il pilota italobrasiliano potrà trovare ancora spazio in Pramac e, pur non essendo più giovanissimo(30 anni a dicembre), potrebbe comunque essere il pilota perfetto per la casa di Noale. Perché ha esperienza, perché (dicono) ha “doti da collaudatore” che gli permettono di sapersi interfacciare con ingegneri e tecnici e perché non solo ha già vinto in MotoGP, ma è arrivato a un passo dal laurearsi campione del mondo nella massima categoria delle corse in moto dopo aver già vinto un titolo in Moto2. La sua è, inoltre, anche una gran bella storia di rinascite continue. Morbidelli in MotoGP ha tra l’altro già guidato sia Honda che Yamaha (dove ha già vissuto l’esperienza di essere un pilota ufficiale) che Ducati e potrebbe portare a Noale veramente un gran bel bagaglio di “segreti”. Anche nel caso di Morbidelli l’ingaggio non sarebbe altissimo, visto che il vicecampione del mondo del 2020 – su cui avrebbe messo gli occhi anche la Honda - vuole definitivamente rilanciarsi e, quindi, non ha pretese particolarmente onerose.
Rinunciare all’italianità per la continuità
Non sta scritto da nessuna parte che il pilota da affiancare a Jorge Martin in Aprilia debba essere italiano. E’ una preferenza e una dichiarazione di intenti da parte dei vertici della stessa Aprilia, così come probabilmente è anche il desiderio della stragrande maggioranza dei tifosi, ma non è una regola da dover rispettare a tutti costi. Ecco perché in Aprilia si prende in considerazione anche uno scenario che punti alla continuità, con il pilota da promuovere nella squadra ufficiale che sarebbe, a quel punto, Miguel Oliveira. Anche il portoghese ha già vinto in MotoGP e a detta di molti è uno dei talenti inespressi più cristallini delle corse in moto. Conosce già l’RS-GP, le sue caratteristiche e i suoi punti di forza, così come conosce – anche se nei panni di pilota satellite – il gruppo di lavoro di Aprilia e gli uomini che si occupano dello sviluppo della moto. Potrebbe essere, quindi, anche la figura giusta per “accompagnare” l’arrivo di Jorge Martin nel nuovo box. Una soluzione di continuità senza stare a pensarci troppo e che permetterebbe anche di rinforzare il legame con Trackhouse, visto che lo scopo di ogni squadra satellite è quella di preparare nuove leve per il Team Factory. Liberare una sella in Trackhouse significherebbe, per Aprilia, poter cominciare a investire sui giovani, magari benedicendo l’arrivo nella squadra americana di Joe Roberts dalla Moto2 senza dover rinunciare al talento di Raul Fernandez, che comunque nelle ultime gara sembra essere riuscito a trovare una discreta continuità.