Marco Bezzecchi, nelle qualifiche del Gran Premio d'India, ha fatto la differenza nei primi due settori del Buddh International Circuit. Due intertempi costellati di lunghi rettilinei, ripartenze da bassa velocità e - soprattutto - brusche frenate. Senza perdere i riferimenti, sembra che Marco Bezzecchi abbia staccato più in giù di tutti nel sabato mattina indiano, spinto dalla contezza di una condizione fisica ritrovata (la mano infortunata a Barcellona non dà fastidio come a Misano) e dalla volontà di fare qualcosa di grande per un amico che non c'è più: Filippo Momesso, di Oderzo, ventiquattrenne, pilota dell'Aprilia RS660 Cup, rinvenuto domenica scorsa senza vita nella sua abitazione.
Marco è andato a prendersi una pole position che, ancora una volta, sembava spettasse a Jorge Martin, apprentemente imprendibile alla fine del primo tentativo, quando lo spagnolo aveva abbassato di tre decimi la miglior prestazione provvisoria di Bezzecchi. Con la seconda gomma il numero 27 ha reagito, tirando fuori dal polso un maestoso 1'43"947, scucendo 43 millesimi dal riferimento di Martin, che al parc fermé ha candidamente dichiarato: "Mi aspettavo di fare la pole, ma Marco è stato bravissimo". Bez e Jorge, Ducati Mooney GP22 e Ducati Pramac GP23, gli unici a scendere sotto il muro dell'1'44" in India, un record che resterà sicruamente scolpito per un anno e, forse, per sempre (non si ancora se il Buddh International Circuit verrà incluso nel calendario della MotoGP 2024). Il dato più rilevante, come anticipato, fa rimerimento al T2: lì Marco, in cinque curve, ha rifilato almeno un decimo a tutti. Ora, insieme a Martin, sarà il favorito per la Sprint Race che scatterà alle ore 13 italiane. Quattordici giri spietati nell'umidità asfissiante indiana, la mescola soft al posteriore come scelta obbligata, con cui Marco ha dimostrato di avere grande feeling. Diversa la storia domani, in Gara, quando tutti - probabilmente - monteranno la media al retrotreno e i valori saranno nuovamente da scoprire. Pecco Bagnaia e Luca Marini, partenti rispettivamente dalla terza e dalla quarta casella, hanno ammesso di trovarsi meglio con la specifica più dura sulla lunghe distanze.
Bezzecchi che, nelle interviste post qualifica, ricordando Filippo Momesso (Marco ha appeso sulle pareti del box una foto dell'amico scomparso), non ha nascosto il suo stato emotivo: "Nono sono stati dei giorni semplici. Da quando ho iniziato a fare il Motomondiale mi sono un po' allontanato da Filippo per cause di forza maggiore diciamo, ma comunque siamo cresciuti insieme, insieme anche a tanti altri ragazzi che sono rimasti miei amici, e quindi non è stato facile. Non ho voluto espormi troppo nei primi giorni, ho aspettato un po', però mi sembrava doveroso dedicare un pensiero a Filippo e alla sua famiglia. Sono davvero molto contento di questa pole qui in India. Ieri la pista mi è piaciuta da subito, ma non siamo poi riusciti ad essere perfetti nel pomeriggio. Abbiamo lavorato sodo e stamattina abbiamo fatto un piccolo step ancora in avanti. Partire dalle prime posizioni è sempre un vantaggio da dover sfruttare al meglio in entrambe le gare. Sarà dura, il caldo ci sta mettendo a dura prova, ma ho ottime sensazioni anche sul passo".