Era il 2015. Pecco Bagnaia e Jorge Martin - che avevano rispettivamente 18 e 17 anni - condividevano il box del team indiano Mahindra Moto3. Pecco, Jorge e l’India: un trittico che oggi assume un valore completamente diverso. Per la prima volta nella storia, questo weekend la MotoGP correrà sul Buddh International Circuit e i due ex compagni di squadra si contenderanno la testa della classifica, separati da un gap di 36 punti - a favore dell’italiano. Rispetto a sette anni fa, quando ancora ragazzini condividevano il box, sono cambiate moltissime cose, dentro e fuori dal paddock. Uno, Pecco, cresciuto sotto la preziosissima guida di Valentino Rossi, è riuscito a sprigionare il suo infinito talento, sviluppando uno stile di guida tanto armonioso quanto efficace, arrivando a conquistare prima il mondiale di Moto2 (nel 2018), poi, finalmente, quello di MotoGP (2022). A tutto ciò, si aggiunge il “sì” della sua compagna e futura sposa Domizia Castagnini. L’altro, Martín, campione del mondo in Moto3 (nel 2018) si è trasformato in un animale a sangue freddo, esplosivo, imprevedibile e letale, che da quest’anno è riuscito a trovare anche maggiore costanza nei risultati, finendo in top five in ben 17 gare su 24 totali. Per ora non pensa tanto al matrimonio, quanto più ad accaparrarsi una sella ufficiale per il 2025.
Nella giornata di ieri, dedicata ai media, i giornalisti hanno interrogato i due sulla convivenza in Moto3: “In Mahindra Moto3 io e Jorge dormivamo nella stessa stanza, giocavamo a MotoGP e Formula 1 alla PlayStation la sera”, ha dichiarato Pecco. Sul presente aggiunge: “La nostra relazione è basata sul rispetto e questa è sempre la prima cosa. Sappiamo perfettamente che il nostro potenziale è alto e penso che tra noi sarà sempre una battaglia giusta”. “Sicuramente quando vivevamo insieme non pensavo che un giorno avremmo finito per lottare per un campionato in MotoGP”, ha detto invece Martín, che poi continua: “Quando sono arrivato lui aveva già esperienza e mi arrivava sempre davanti, ho provato ad imparare da lui e a stargli vicino. Poi con gli anni ci siamo un po’ allontanati e viviamo in Paesi diversi, ma abbiamo una grande relazione tra noi e come dice Pecco c’è grande rispetto.” Dai tempi delle sessioni di PlayStation la sera, dunque, sono cresciuti parecchio e ora tra i due vige una stima reciproca. Si tratta pur sempre di campioni del mondo. Ma in sella alla moto, una volta abbassata la visiera, la musica cambia e danno vita a duelli senza esclusione di colpi, ma pur sempre corretti. Ne sa qualcosa l’italiano, che, reduce del bruttissimo incidente del Montmeló, in Catalunya, è riuscito a strappare due stoici terzi posti nel gran premio di Misano, vedendo però trionfare, sia sabato, sia domenica, lo spagnolo. “La vittoria di Misano è stata importante, mi ha dato una grande carica. È stata la mia prima in Italia su un circuito dove si allenano i piloti italiani”, ha commentato Martín, che certamente si appresta al tredicesimo round del Mondiale in stato di grazia, rispetto a Pecco Bagnaia, che ha invece dichiarato di non essersi ancora ripreso al 100% dall’infortunio. Quale migliore occasione, dunque, per giocarsi la testa della classifica se non il paese che ha intrecciato, per la prima volta, le loro vite sette anni fa? Nessuna.