Succederà tutto, o quasi tutto, in quella settimana lì. Quale settimana? Quella tra il round di Misano del WorldSBK e il GP d’Italia al Mugello della MotoGP, con annunci ufficiali e movimenti che diventeranno chiari proprio in quei giorni. Con il paradosso che l’intreccio, questa volta, non sarà solo geografico, ma anche tra quei due modi, i prototipi e le derivate di serie, che non sono mai stati così vicini. Non c’entra niente l’imminente arrivo di Liberty Media e non c’entra nemmeno un qualche gioco di comunicazione studiato a tavolino: è semplicemente che quest’anno andrà così. Perché il varco aperto dal manager di Toprak Razgatlioglu potrebbe essere percorso all’inverso anche da altri piloti che vedono a rischio la loro sella in MotoGP. Un nome su tutti? Jack Miller. Sembra, infatti, che l’australiano abbia ricevuto una importante offerta da Honda per diventare l’uomo che farà tornare alla vittoria la CBR tra le derivate di serie, ma sembra pure che Jack Miller, anche con risultati più che positivi, sia riuscito a convincere sia Yamaha, sia Paolo Campinoti, di meritare almeno un’altra occasione in MotoGP.

In Pramac a perdere il posto – proprio in favore di Toprak Razgatlioglu che vuole la MotoGP a tutti i costi – potrebbe essere, quindi, Miguel Oliveira, alle prese con i postumi degli infortuni che al momento lo hanno reso il più indietro tra i piloti della Yamaha. C’è anche chi, però, sostiene che la casa di Iwata, nonostante un contratto fino alla fine del 2026, potrebbe chiudere anticipatamente i conti con Alex Rins (lo spagnolo ha contatti con Davide Brivio per una sella in Aprilia Tackhouse. Tutti movimenti che dovranno essere confermati o meno, mentre ciò che sembra certo, almeno a sentire gli esperti di mercato, è che l’annuncio del ritorno di Toprak in Yamaha, ma in MotoGP e su sponda Pramac, dovrebbe arrivare proprio a metà della settimana tutta italiana delle due ruote, tra Misano e il Mugello.
L’addio di Toprak a BMW – che ormai è dato per scontato – dovrebbe a sua volta spalancare le porte del box della casa tedesca a Andrea Iannone, che anche ieri, dopo la giornata di test a Misano, ha fatto sapere di valutare addirittura il ritiro se non ci sarà per lui una moto ufficiale da guidare in un team ufficiale. Per Iannone s’è fatto anche il nome di Honda, sempre in Superbike, ma l’impressione è che l’italiano – che sogna in grande e non è più un ragazzino – vuole una moto competitiva da subito e non un progetto a lungo termine. Meno complessa e ingarbugliata è, invece, la situazione di Nicolò Bulega, un altro che ambisce al grande salto in MotoGP, ma che, al contrario di Toprak, non ha fretta. Anche l’italiano e Ducati dovrebbero annunciare il rinnovo nella settimana tra Misano e il Mugello (prevedendo anche un programma di test con la Desmosedici) e lo stesso dovrebbe fare anche Alvaro Bautista, che, nonostante i risultati deludenti e le quaranta primavere compiute, vorrebbe andare avanti con Ducati almeno per un altro anno.

E in MotoGP? Anche lì i giorni che precederanno il GP d’Italia saranno – sempre a sentire gli esperti del mercato – quelli dei primi annunci. I nodi chiave, però, sono due: il futuro di KTM e la conclusione del “caso Martin”. Sembra, in entrambi i casi, che le cose potrebbero restare così come stanno, con KTM in MotoGP anche nel 2026 (grazie a Red Bull) e Martin e Aprilia che troveranno la strada per tornare a remare nella stessa direzione. Se così sarà, la prima mossa la farà proprio in quei giorni la Honda, rinnovando la line up dei piloti, ma con la probabile “promozione” di Johann Zarco nella squadra ufficiale. A rischiare il posto nel Team Castrol, però, non dovrebbe essere Luca Marini, nonostante il contratto in scadenza, ma Joan Mir, a cui è stato comunque proposto l’approdo in LCR come successe anni fa con Alex Marquez. C’è da dire, comunque, che Zarco ha già fatto sapere che con la piena garanzia di un vero trattamento da ufficiale (compenso compreso) da parte di Honda non avrebbe problemi – e anzi sarebbe contento – anche di continuare a correre con addosso i colori di Lucio Cecchinello.
Sempre tra la SBK a Misano e la MotoGP al Mugello dovrebbe consumarsi anche l’accordo di separazione tra Enea Bastianini e KTM, con il pilota italiano che da mesi è in un corteggiamento serrato con Yamaha. Più difficile, invece, è ipotizzare che possa sbloccarsi qualcosa sul fronte Pedro Acosta. Il giovane spagnolo, inutile negarlo, è il pezzo pregiato del mercato e il suo manager, Albert Valera, è uno che ha già ampiamente dimostrato di saper mettere la firma su colpi di scena clamorosi. Fosse stato per il suo manager, Acosta avrebbe già firmato da un pezzo con Honda, ma il 37 ha fatto sapere di essere disposto a lasciare KTM solo per una Ducati. E, almeno al momento, di Desmosedici a disposizione non ce ne sono, visto che il Team Pertamina Enduro VR46 è intenzionato a far valere l’opzione di rinnovo, visti i risultati e il legame, con Franco Morbidelli.
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