Uno, Jorge Martìn, a Brno c’era, ma è stata, per lui, solo una prova generale dopo il calvario fisico che ha dovuto passare e la quasi rottura con Aprilia per l’ormai nota (e definitivamente messa alle spalle) questione del contratto e dell’offerta di Honda. Gli altri due, Franco Morbidelli e Maverick Vinales, invece, hanno entrambi “saltato l’ultima” a causa di brutte cadute che li hanno messi fuori gioco. Ora, però, per tutti è tre è tempo di tornare a fare sul serio, anche se sono in molti a nutrire ben più di un dubbio sulle loro condizioni.

Dubbi che, almeno nel caso di Jorge Martìn, sembrano però ingiusti. Perché è vero che è stato fermo e pieno di guai per tantissimo tempo, ma è vero pure che non ha mai smesso di allenarsi e che, soprattutto in questa pausa estiva, è stato probabilmente il più attivo tra tutti i piloti della MotoGP. Anche con una puntatina in bicicletta, come avevamo già raccontato, alla più massacrante tra le corse in Mountain Bike che si svolge proprio nella sua Andorra. E che non è il fisico a preoccuparlo, adesso, l’ha ammesso lui stesso. “Ho molta voglia di arrivare in Austria e non vedo l’ora di tornare in sella all’Aprilia – ha detto il campione del mondo - Quest’estate ho lavorato molto e è stata molto intensa, penso di essere ancora più pronto rispetto a Brno. Adesso l’obiettivo sarà continuare a migliorare insieme al team e continuare a conoscersi, perché c’è ancora una stagione lunga davanti. Cercheremo di continuare a crescere insieme per portare risultati il prima possibile”.

Le ambizioni sono alte e Martìn non le nasconde: il suo mondiale inizia adesso. Una situazione simile, seppur diametralmente opposta, la ive anche Franco Morbidelli, che nella primissima parte di stagione ha saputo brillare con la sua Desmosedici GP24 del Team Pertamina Enduro, ma he ultimamente, tra errori e sfortune, ha perso anche il quarto posto in classifica generale. Fino al gran botto nella Sprint in Germania che gli è costato un doppio zero sia al Sachsenring che a Brno (dove non è proprio sceso in pista). Morbidelli, che ha anche un contratto in scadenza e rischia di rimanere a piedi, dovrà definitivamente rilanciarsi proprio al Red Bull Ring. “Ho una grandissima voglia di risalire sulla MotoGP - ha detto - Dopo l'infortunio sono salito sulla Ducati Panigale in Ungheria e a Misano, trovandomi molto bene. Specialmente a Balaton, il dolore non è stato molto e mi sono adattato in fretta alla nuova pista. E' stato un test in grado di darci un gran boost in vista di questa seconda parte di campionato. Chiaramente guidare una Desmosedici sarà un'altra cosa, ma vedrò come mi sentirò in Austria e proveremo a migliorare poco a poco. Non vedo l'ora di tornare a lavorare con il team facendo quello che ci piace”.

E’, di fatto, il “voglio correre” di cui ha sempre parlato il Dottor Costa, spiegando che i piloti riescono a trovare nella risposta all’istinto di competere anche quella forza in più che serve per non sentire il dolore o i postumi di un qualche infortunio. Il “voglio correre”, però, in Austria potrebbe non bastare a Maverick Vinales, che giovedì mattina dovrà sottoporsi alla visita medica in cui il dottor Angel Charte deciderà se consentirgli o meno di scendere in pista. “Il mio infortunio è stato molto sfortunato – ha detto lo spagnolo della KTM - ma abbiamo lavorato duramente con tutte le persone che mi circondano per poter essere in Austria a solo un mese dall'incidente in Germania. Sono riuscito a tornare a allenarmi la scorsa settimana e ho fatto molta fisioterapia per aiutare la spalla a guarire più velocemente e a rafforzarsi. Non salgo in moto da un mese, quindi dovremo aspettare per valutare la nostra forma e capire se possiamo essere competitivi, ma è molto importante per me essere a Spielberg. La pista è bellissima, quindi sono davvero entusiasta di riunirmi alla squadra e riprendere da dove ci eravamo lasciati”.
