Marvin Vettori è stato battuto per decisione unanime da Israel Adesanya nel match per il titolo dei pesi medi andato in scena in occasione dell'Ufc 263. Nel corso dell’incontro, però, il lottatore italiano è stato anche deriso dall’avversario. Il primo episodio c’è stato alla fine del quarto round, quando Adesanya ha umiliato Vettori sculacciandolo e afferrandogli il sedere mentre il fighter trentino lo teneva contro la recinzione.
Al termine del quinto round, poi, il campione in carica ha sbeffeggiato nuovamente Marvin, fingendosi platealmente ferito alla gamba dopo alcuni colpi molto leggeri portati dall’avversario ormai stremato.
Anche dopo l’incontro, dopo che i due si sono stretti la mano, Adesanya si è voltato dall'altra parte e ha alzato gli occhi al cielo, sostenendo poi che Vettori gli avrebbe detto di essere convinto di aver vinto nonostante il responso dei giudici.
Nel terzo round Marvin era riuscito ad atterrare il detentore del titolo, ma Adesanya aveva ribaltato la situazione, ponendo fine alla minaccia e prendendo il sopravvento.
Adesanya al riguardo ha commentato: "Giuro su Dio. Ho visto l'anima [di Marvin Vettori] lasciare i suoi occhi. L'ho visto. Gli ho detto: «Hai paura, vero? Hai paura, vero?' … Mi sono sentito molto potente in quel momento, mentre gli portavo via l’anima”.
Per Adesanya è stata la seconda vittoria su Vettori in altrettanti match: nell'aprile 2018 aveva vinto per decisione di maggioranza. Anche in quell’occasione Marvin riteneva di aver vinto, ma allora almeno uno dei tre giudici concordava con lui. I due si erano scambiati frecciatine durante la conferenza stampa pre-combattimento, con Vettori che era stato trattenuto dopo aver fatto capire di volersi scagliare contro Adesanya.
Il presidente dell'Ufc Dana White ha elogiato Vettori dopo il combattimento, ma ha sottolineato che Adesanya era troppo atletico per lui: “Vettori – ha detto White nella conferenza stampa post-combattimento – è un carro armato. Il ragazzo è così duro, resistente. Ha preso una quantità enorme di calci alle gambe e non ha mai ceduto, non ha mai zoppicato. Ma si è trovato ad affrontare un atleta molto migliore”.
Abbiamo sentito il fondatore del popolare canale Italian Fight Magazine (che al momento vuole ancora mantenere la sua “identità segreta”, che aveva promesso di svelare in caso di vittoria di Vettori, e nell’identificarsi non va oltre al diminutivo “Leo”) per un commento.
Partiamo dall’atteggiamento poco rispettoso di Adesanya. Che impressione ti ha fatto?
“Scene del genere sono abbastanza frequenti in questo sport, ma di solito avvengono nell’ambito della costruzione dei match, possiamo chiamarle polemiche della vigilia. Arrivati alla fine del match Adesanya se le poteva risparmiare, perché ormai non avevano più senso. È stato antisportivo”.
Quanto al match in sé?
“Nonostante Marvin abbia dichiarato che si sentiva di aver vinto il match, la trovo oggettivamente una sconfitta abbastanza netta. Una sconfitta che ci può stare, considerando che Adesanya è un campione assoluto, ma con l’obiettivo della cintura ormai sfumato, almeno per il prossimo futuro, è chiaro che le ambizioni di Vettori non possono che ridimensionarsi nel breve periodo”.
Ora come può muoversi Marvin?
“Per ricostruire una chance titolata si fa dura, perché Adesanya lo ha già battuto due volte, quindi tendono a non ripetere gli stessi match. La cosa migliore sarebbe che cambiasse il campione, ma in ogni caso Vettori deve ricostruirsi un percorso di imbattibilità piuttosto solido prima di tornare a pensare all’ambito titolato. Peraltro poi ovviamente ci sono anche altri contendenti al titolo, quindi la faccenda è ulteriormente ardua”.
È pensabile un passaggio di categoria per provare a sparigliare le carte?
“Avendo una struttura fisica molto possente, Marvin potrebbe pensare di salire nei medio-massimi, dove però avrebbe uno svantaggio nel reach (allungo), dunque sarebbe un po’ un azzardo. In alternativa potrebbe pensare a un ritorno ai welter, da dove era partito, ma ormai mi pare fisicamente troppo strutturato per scendere. Tutto considerato dunque la sua categoria ideale parrebbero i medi. Sotto ormai è difficile, sopra ci sarebbe il problema dell’allungo”.
Un cambio di federazione?
“Direi proprio di no. L’Ufc è la principale federazione e per distacco. Un distacco che si sta ampliando, quindi gli conviene indubbiamente rimanere lì e magari ritentare l’assalto tra un annetto, dopo aver dimostrato di esserselo meritato sul campo”.
Cosa potrebbe fare per migliorare?
“Attualmente è forte in tutto, e questo è fondamentale perché in questo sport la versatilità è imperativa, magari in questa occasione è mancato quel guizzo in più per tentare una finalizzazione, ma ci sono ancora grandi margini di miglioramento. Anagraficamente ha tutto il tempo per sperare in una nuova chance titolata e tecnicamente può sperare di fare altri salti di qualità, perché l’età glielo permette. La media dei campioni è di 31 anni, quindi lui è ancora in anticipo”.