“E’ stato un anno assurdo per tutti e pure per Yamaha. Eravamo partiti bene, ma poi ci è mancata la costanza e se devo dare un voto alla nostra stagione dico sei e mezzo” – Sono parole di Massimo Meregalli, team director di Yamaha che, intervistato dal canale ufficiale della MotoGP, ha tracciato un bilancio sul 2020 e raccontato qualcosa del lavoro portato avanti in vista del 2021.
Ha parlato del mondiale di Maverick Vinales e pure di quello di Valentino Rossi, spiegando che le ragioni della delusione non sono state sempre addebitabili ai piloti. E, in qualche caso, nemmeno a Yamaha. “Maverick è partito molto bene – ha spiegato - facendo belle qualifiche, ma poi gli è mancato sempre qualcosa. Abbiamo peccato in costanza e Maverick non è stato in grado di fare il suo in gara, non sempre per colpa sua. Non è riuscito ad essere abbastanza veloce in tutti i circuiti. Nel caso di Valentino, invece, si è aggiunta pure la sfortuna, non aveva mai registrato così tanti ritiri, addirittura tre di seguito. È risultato positivo al Covid, ha avuto anche problemi tecnici: annata tremenda. L’anno prossimo in Petronas e con una moto ufficiale avrà l’occasione di riscattarsi”.
Nessun dubbio, invece, sulla validità della scelta di Fabio Quartararo per sostituire Valentino Rossi nel team ufficiale: “E’ giovane ed ha un grandissimo talento, sarà compito nostro fare il possibile per metterlo nelle condizioni di maturare e vincere”. L’avversario più temuto, però, non è un pilota o un altro marchio, ma il Covid19, che potrebbe condizionare pesantemente il lavoro programmato da Yamaha in vista della prossima stagione. “Se il Covid ce lo permetterà – ha concluso Meregalli con un battuta sul nuovo collaudatore – faremo così tanti test che Cal Crutcholow si stancherà di andare in moto. E’ quello che ci è mancato lo scorso anno e non vogliamo ritrovarci nelle stesse condizioni. I test sono fondamentali, perché nei fine settimana di gara non sempre c’è il tempo per sperimentare, valutare e programmare come si vorrebbe”.
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