"Avevamo un grandissimo bisogno di un podio, di un bel risultato" - furono queste le parole di Massimo Rivola, Amministratore Delegato di Aprilia Racing, a margine del Gran Premio d'Olanda, l'ultimo prima della pausa estiva. Grazie ad Aleix Espargaró e al lavoro degli uomini di Noale, l'Aprilia ha potuto lasciare il paddock di Assen con un terzo posto che, come si direbbe in questi casi, "fa morale e classifica". Per la Casa veneta, infatti, la prima metà di questa MotoGP 2023 è stata piuttosto tortuosa. La nuova RS-GP è migliorata rispetto alla versione 2022 (con cui Espargaró è rimasto aggrappato alla lotta per il titolo mondiale fino alla penultima gara), ma - come hanno più volte ripetuto i piloti e i componenti del team italiano - gli avversari (Ducati e KTM su tutti) sono progrediti in modo ancor più consistente. Ecco che l'Aprilia, in queste prime otto gare, ha dovuto fare i conti con diversi alti e bassi da parte di Aleix e Maverick, che non hanno nemmeno potuto fare affidamento sul supporto e sui dati del nuovo team satellite RNF, con le RS-GP di Razlan Razali spesso ai box per gli infortuni patiti da Miguel Oliveira e Raul Fernandez, tormentati dalla cattiva sorte. Al giro di boa, sciorinando i risultati della squadra dei Noale, verrebbe da pensare che - visto quanto fatto nel 2022 - il bilancio sia leggermente deludente: su sedici bandiere a scacchi disponibili (Gare e Sprint Race), Vinales ed Espargaró si ritrovano rispettivamente dodicesimo e ottavo in classifica, con un podio a testa (un secondo posto a Portimao per il numero 12, un terzo posto ad Assen per il 41).
In una recente intervista rilasciata ai colleghi tedeschi di Speedweek, Massimo Rivola ha spiegato quali potrebbero essere i motivi di questa flessione, sottolineando come in più occasioni la RS-GP 2023 non abbia confermato le alte aspettative riposte su tracciati che nel 2022 l'avevano vista primeggiare. Successivamente, Rivola ha difeso con risolutezza la decisione di confermare Aleix e Maverick anche per il 2024. L'Amministratore Delegato dell'area sportiva di Noale, dopo aver ribadito quanto la stabilità sia rilevante e poco scontata nella MotoGP odierna, si è lasciato andare ad una battuta sibillina quando gli è stato chiesto un parere sul mercato piloti: "Avremmo dovuto essere veloci su circuiti come Termas de Río Hondo, Mugello e Assen, ma non ci siamo riusciti. Ora stanno arrivando circuiti come Silverstone e Phillip Island, dove in teoria dovremmo essere davanti, perché si tratta di piste fluide. Almeno, in passato lì siamo sempre stati competitivi. Forse siamo migliorati un po' sulle piste stop-and-go, ma abbiamo perso parte della nostra potenza sulle piste veloci. Penso che dipenda molto anche dalla posizione in cui siamo nei primi giri. Se partiamo dalle prime file, possiamo imporre un ritmo diverso rispetto a quando scattiamo in mezzo al gruppo. Per quanto riguarda i piloti credo nella stabilità, perché porta prestazioni. In più credo in Maverick. Per questo ho cercato di garantire stabilità. Ovviamente puoi iniziare a sognare quando ti rendi conto che piloti come Marquez e Quartararo fanno fatica con le loro moto, ma allo stesso tempo dobbiamo tenere i piedi per terra e credere in quello che stiamo facendo. Se continui a capovolgere tutto e dai anche ai piloti la sensazione che potrebbero essere sostituiti con breve preavviso, allora non funziona. Questo non ti porterà da nessuna parte".