Il Team Snipers ha presentato le Honda che Matteo Bertelle e David Almansa guideranno nella stagione 2024 di Moto3, mentre Paolo Simoncelli e i suoi lo hanno fatto lo stesso giorno a Misano. Ne abbiamo approfittato per fare due parole con Bertelle, diciannovenne veneto ormai al suo secondo anno di esperienza nel team di Mirko Cecchini, che ci ha raccontato le sue sensazioni sulla stagione che sta per iniziare.“Mi piacerebbe ripartire da dove avevo finito lo scorso anno”, inizia Matteo. “Alla fine del 2023 ho fatto veramente dei progressi importanti, anche perché a inizio anno non ero proprio velocissimo. Mi ci è voluto un po’ di tempo prima di essere abbastanza competitivo e quindi spererei di iniziare così. Iniziare con il piede giusto sarebbe importante. e continuare poi su una strada positiva.”
Credi che il Matteo visto nelle piste extra-europee dello scorso anno possa essere lo stesso di quello che vedremo tra poche settimane in Qatar?
“Sicuramente è quello che vorrei. Si dice che chi ben comincia è a metà dell’opera no? Sarebbe bellissimo partire subito forte e fare subito tanti punti. Non vorrei sparare troppo alto ma so dentro di me che mi sono preparato bene durante l’inverno. Sono andato a girare e allenarmi in Spagna anche con David (Almansa, ndr) e quindi secondo me sono un po’ più pronto rispetto all’anno scorso”.
Nel caso dovesse essere una stagione stellare hai nascosto in un cassetto il sogno Moto2 o ancora non ci hai mai pensato?
“Andare in Moto2 nel 2025 sarebbe un sogno. Vorrebbe dire passare su di una moto molto più avanzata. Dopo tantissimi anni che guido moto simili alla Moto3 sarebbe sicuramente molto figo. Però vediamo. Facciamo tutto con calma, anche perché dobbiamo prima dimostrare di andare forte in Moto3 in tutte le 21 gare e non solo in quelle fuori dall’Europa. Quando lo avremo dimostrato allora potremo sicuramente iniziare a parlarne”.
Il tuo compagno di squadra quest’anno non sarà più Romano Fenati, ma David Almansa. Quanto sarà difficile la convivenza?
“Sicuramente sarà una bella bega. Lui è un pilota molto veloce e avere un pilota così nel box è un’arma a doppio taglio. Da una parte ti stimola sicuramente però ci potrebbero essere delle situazioni in cui può metterti giù di testa qualora andasse tanto più forte di te. Rispetto allo scorso anno sono un po’ più sfortunato, tra virgolette, perché con Romano (Fenati, ndr) potevo imparare un po’ di più, perché è un pilota che aveva tantissima esperienza e quindi mi è servito per imparare tantissimo. Però sono sicuro che anche David sarà molto veloce e quindi cercherò di imparare qualcosa anche da lui. Oltre ovviamente a provare a batterlo, perché il primo avversario in pista è il tuo compagno di squadra. Però sarebbe bello se riusciremo ad aiutarci soprattutto in qualifica e fare un bel lavoro di squadra”.
Com’è il tuo rapporto con lui?
“Diciamo che dobbiamo ancora prenderci un pochino. Non ci siamo visti tantissimo. Io in primis sono un compagno di squadra molto tranquillo quindi se lo sarà anche lui non penso che ci saranno grossi problemi”.
Nel 2024 va a cambiare anche la tua posizione all’interno del team. L’anno scorso eri quello appena arrivato con un compagno con tanta esperienza come Fenati. Quest’anno arriva in squadra il rookie e tra i due quello con l’esperienza nel mondiale sei tu. Ti senti la prima guida del team Snipers?
“No, non mi sento una prima guida del team sinceramente. Sono ancora tanto giovane e sento di poter imparare molto da tutti. Non mi sento un pilota così navigato come poteva sentirsi Romano l’anno scorso che aveva tantissima esperienza ed era un po’ scontato essere la sua seconda guida nelle gerarchie del team. Io mi sento pronto e preparato per dare il massimo in ogni gara e provare a portare la moto più in alto possibile.”
La moto che hai presentato oggi l’hai già provata due volte l’anno scorso con le nuove Pirelli. Pensi che con il cambio di pneumatici ossa cambiare qualcosa per lo spettacolo oppure le differenze ci sono solo per voi che state sopra la moto?
“La moto l’anno scorso l’ho provata due volte. Una a Barcellona, in estate, e una a Valencia, il giorno dopo la gara a novembre. Noi però abbiamo sostanzialmente provato le gomme più che la moto in sé. Devo dire che mi danno davvero delle belle sensazioni. Hanno molto più grip rispetto alle Dunlop, anche se bisogna vedere ancora il comportamento sulla lunga distanza. Però sono fiducioso anche in quello. Mediamente in entrambe le piste giravamo un secondo più forte rispetto al 2023. Con il fatto che si tratta di una gomma completamente nuova ci sarà più margine. Secondo me all’inizio dell’anno potremmo vedere gare con tantissimi piloti vicini ancora più dello scorso anno e dopo chi tra il team e il pilota che si adatterà meglio a queste nuove Pirelli potrà fare la differenza”.
Dove vedremo Matteo Bertelle in classifica a fine 2024?
“Difficilissimo rispondere. Dico top 10”.