“Il capitano è Aleix Espargarò, io sono una sorta di allenatore di questa squadra” – Massimo Rivola scherza con i colleghi di GPOne e mette le cose in chiaro per quanto riguarda le gerarchie all’interno di Aprilia. Spiegando, di fatto, che il primo pilota sarà ancora Aleix Espargarò, ma senza nascondere che c’è grande fiducia anche intorno al talento di Maverick Vinales. Una fiducia che, però, rischia di sommarsi alla pressione che il pilota spagnolo tende a mettersi da solo e che potrebbe trasformarsi in un boomerang.
“Maverick non è un talento da scoprire – ha spiegato Rivola - Abbiamo già fatto di tutto per metterlo a suo agio, soprattutto creando un ambiente che lo facesse sentire in famiglia e credo che ci siamo riusciti. C'è molta aspettativa dietro un pilota come Maverick, tutti conoscono il suo talento. È normale quando va forte e bene e quando non va forte ci siano critiche, ma c'è tanta pressione, troppa. Deve solo mettersi nelle condizioni di lavorare el meglio e con la massima serenità, i risultati arriveranno perché stiamo parlando di un vero campione”. Parole di fiducia assoluta, quindi, da parte del CEO di Aprilia che ribadisce di essere orgoglioso di quanto il marchio di Noale è riuscito a fare in questi anni e soprattutto nell’ultima stagione: “Sono felicissimo, a cominciare dai risultati di Aleix, che è la prova che la perseveranza in MotoGP paga – ha aggiunto – E’ stata una grande stagione con un finale da dimenticare, ma abbiamo fatto il massimo e tutti in Aprilia hanno lavorato con assoluta dedizione. Oggi, con una griglia MotoGP dove ci sono 24 piloti in un secondo, ci vuole pochissimo per restare dietro, ma Aprilia ha dimostrato di poter lottare perla vittoria ogni gran premio e in questo 2023 saremo sicuramente della partita”.
Aprilia ci sarà, così come ci saranno gli avversari, ma per Massimo Rivola non significa solo Ducati: “Marc Marquez sappiamo tutti chi è e con condizioni fisiche ritrovate sarà sicuramente un osso durissimo per tutti. E poi c’è KTM che si è rinforzata tantissimo, prendendo anche uomini dalla Formula1 e dalla stessa Ducati”. Insomma, la lotta è apertissima e sul quaderno dei favoriti rischiano di finirci scritti parecchi nomi, con Aprilia che, comunque, quest’anno potrà contare anche su una squadra satellite e sull’arrivo a Noale di due piloti giovani, ma di grandissime speranze. “Dopo il primo contatto con RNF non posso che essere ottimista – ha concluso Rivola – Nella squadra di Razlan Razali avranno la moto 2022 e ho grande fiducia nei piloti scelti: Miguel Oliveira è più maturo, ha vinto delle gare e il suo modo di guidare si adatta bene alla nostra moto, su Raul Fernandez sono curioso perché ha un talento incredibile. Quello che ha fatto in Moto2 non capita per caso, ora non dovrà avere fretta e potrà anche contare su tre compagni di squadra molto forti”.