“Sono sempre stato un pilota con una mentalità vincente, ma in queste condizioni è impossibile pensare di vincere. Oggi sono salito in moto e la M1 non andava. Non so che succede, ma sono veramente stufo. Chiedete a Yamaha perché io non so che dire” – Maverick Vinales è arrabbiato e deluso dopo le qualifiche del Gran Premio del Portogallo e le sue parole rischiano di essere lame affilate nel rapporto con Yamaha. Anche perché lo spagnolo non si è fermato a commentare solo l’ottavo posto nella griglia di partenza di domani: “Sono quattro anni che andiamo sempre un pochino più indietro” – ha affermato Vinales. E sul futuro non sembra avere grande fiducia: “Avrei voluto non cambiare nulla per il prossimo anno – ha proseguito lo spagnolo – ma hanno deciso di apportare modifiche alla squadra, quindi avremo cambiamenti. Soprattutto perché ci sono persone che si ritirano e ci sono persone come Nakayama, che è il nostro allenatore giapponese, che non potrà seguire il mondiale. Quindi ci saranno cambiamenti, l'importante è che portino qualcosa che funzioni. Perché sono quattro anni che siamo partiti dai vertici e stiamo scendendo a poco a poco nel corso dell'anno. Gli altri quest'anno hanno fatto un salto molto grande, si è visto anche a Valencia”.
Un altro sfogo a sangue ancora caldo per Maverick Vinales. Ma è solo l’ultimo di una lunga serie ed appare poco credibile che in Yamaha questo atteggiamento, anche se ampiamente giustificabile, possa essere tollerato a cuore leggero. L’impressione è che Lin Jarvis e quelli di Iwata mantengano la calma solo sulla facciata, ma potrebbero fare qualche mossa a sorpresa. E’ vero: ci sono di mezzo dei contratti milionari e dei professionisti, ma un pilota (per altro il primo pilota del team ufficiale) può permettersi di sparare sull’azienda che lo paga una domenica sì e l’altra pure? Le cose non vanno, Yamaha ha dimostrato di avere grossi limiti e la M1 non è più la moto da battere (anche se ha vinto più del 50% delle gare fin qui), ma questo legittima certi toni? Anche Valentino Rossi e Fabio Quartararo sono stati molto critici su come Yamaha sia rimasta ferma alle potenzialità di inizio stagione, senza riuscire ad apportare alcuna miglioria mentre tutti gli altri riuscivano a crescere e fare meglio, ma i toni sono stati decisamente diversi e comunque non sono mai mancate parole di fiducia sull’azienda e sugli uomini dei team. Vinales, invece, è stato molto chiaro: “Sono stufo!”. E se lo fosse anche Yamaha?
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