Avversari, sempre su fronti opposti, anche duramente. Difficile però parlare di nemici ora, nonostante la forte rivalità tra i due. Soprattutto dopo le parole che Max Biaggi ha speso per il Dottore. Valentino Rossi e Max Biaggi sono stati per anni i due riferimenti per gli appassionati di MotoGP. C’era chi prendeva le parti di uno contro l’altro, ma qualcosa in quella storia faceva battere i cuori. C’era tanto sport, tanto spettacolo, tanto agonismo, e il pubblico entrò a farne parte. Certo, fuori dalla pista comunque non si parlavano e arrivarono persino a togliersi il saluto. Lo ha ammesso Valentino in una recente intervista: “Non ci siamo mai stati simpatici. E poi io sono arrivato giovane e ho cominciato subito a rompergli le palle, lui era già un vincente. È stata una rivalità all’ultimo sangue. E lo conferma, senza troppi giri di parole, Biaggi da Cattelan su Sky: “Non è uno dei primi 5 al quale farei gli auguri di Natale, neanche fra i primi cinquanta. Eravamo due cretini che si facevano la guerra…”. Le parole sono queste: “ultimo sangue”, “guerra”. Però c’è un “cretini”. Qualcosa che sembra aprire uno spiraglio.
Uno spiraglio che tuttavia potrebbe avere a che fare più con la nostalgia per i “bei tempi andati” che non con un tentativo di tregua tra i due. Max Biaggi ha infatti ricordato il Gp del Sudafrica di 19 anni fa, il 18 aprile del 2004. A Welkmon, VR46 si scontrò per il primo posto con Gibernau e un Biaggi in ottima forma in sella alla sua Honda. Non esagera Rossi a parlare di “duello all’ultimo sangue”. Il marchigiano vinse e la gioia fu tale che Rossi ricorderà sempre quel traguardo come “il successo più bello della mia carriera”. Non avrà fatto piacere a Biaggi, che tuttavia non riesce a non pensare a quell’epoca come un periodo d’oro della sua vita. “La rivalità con Valentino è vecchia, ma quanto mi manca. Oggi rimangono solo cose belle anche se ci siano letteralmente odiati. Esser stato valentiniano o biaggista ora non importa, ma è stato importante che ogni appassionato si sia identificato in uno di noi e attraverso noi ha imparato ad amare uno sport unico ed incredibilmente emozionante. Che bella storia”. Insomma, un vero e proprio tributo all’avversario di una vita, che chissà se avrà modo in futuro di ricambiare.
Se così sarà, dimostrando che i rapporti sono tornati a essere quelli tra due "vecchi uomini d’armi” di altissimo livello, allora perché non sperare di rivederli insieme, a competere, un’altra volta? Dopotutto è quello che succede un po’ ovunque, basti pensare alla musica. Reunion che fanno esplodere gli stadi, per rivivere ancora una volta quelle emozioni di un tempo. Allora perché non immaginare un’occasione del genere anche con i due campioni? Qualcosa che torni a farci tifare un'ultima volta per vederli, su una Honda e una Yamaha, magari 2tempi, a battersi per gli ultimi metri prima del traguardo. Ormai sono parte della stessa storia, degli anni d'oro della MotoGP, anni di testa a testa, che molti di noi vorrebbero tornare a vivere. Chissà che non sia proprio questo il modo per guardarsi in faccia un'altra volta e magari, stavolta, sorridersi.