Max Verstappen è abituato a dire quello che pensa. In un mondo governato dagli uffici stampa, dalla facile critica sui social e da piloti che non vogliono esporsi a continue polemiche, il tre volte campione del mondo di Formula 1 sembra da tempo aver ormai intrapreso una via diversa, mostrando le proprie idee con estrema sincerità davanti alla stampa. In questi anni Verstappen non ha infatti avuto paura di esprimere il proprio dissenso, dicendosi deluso dalle proposte di Liberty Media per "aumentare lo spettacolo" in Formula 1. A non piacergli sono soprattutto le sprint race, declinate in qualsiasi forma possibile: "Voglio solo un normale weekend di gara", ha detto Max in Brasile, rifiutando un compromesso davanti alle nuove proposte per i prossimi anni tra griglie invertite e cambiamenti di punteggi, qualifiche e format.
Ma non è tutto: Verstappen nel corso degli anni non ha nascosto il proprio fastidio nei confronti della presenza di Netflix nel paddock, e il proprio disinteresse verso "Drive to Survive", la serie dedicata al circus, così come quello nei confronti di tutto il fenomeno social nato intorno alla Formula 1. Ora, al termine della stagione che lo ha consacrato come tre volte campione del mondo, l'olandese dice la sua su un'altra imminente novità: il film dedicato alla Formula 1 con protagonista Brad Pitt, girato all'interno del paddock con grande attenzione alla "veridicità" della rappresentazione della categoria.
Questo lavoro al momento non sembra però aver particolarmente colpito Verstappen che ha recentemente commentato: "Prima del Gran Premio degli Stati Uniti ad Austin, ho guardato alcuni spezzoni del nuovo film. Li hanno mostrati durante la riunione dei piloti con la spiegazione di come avevano filmato il tutto. È bello da vedere, ma sinceramente non mi interessa molto. Non ho bisogno di guardare un film sul mio sport. Questo film è, ovviamente, una storia inventata e tutto è sempre troppo drammatizzato. Personalmente non mi piace molto".