Il prossimo 29 dicembre ricorrerà il decimo anniversario dell'incidente che, sulle nevi di Meribel, ha sconvolto per sempre la vita di Michael Schumacher e della sua famiglia. Nonostante sia passato un decennio da quel tragico incidente ad oggi si continua a parlare delle dinamiche dell'evento - anche in una recentissima inchiesta appena pubblicata - e delle condizioni di salute del sette volte campione del mondo di Formula 1, da sempre protette dal silenzio della famiglia che, fin da subito, ha richiesto massima privacy.
Nonostante non siano note le esatte condizioni di salute di Schumacher, negli anni è emerso più volte quanto la sua vita fosse cambiata radicalmente e come Michael sia ancora in vita ma "non più lo stesso", una frase ripetuta spesso da Jean Todt e pronunciata anche dalla moglie Corinna all'interno del documentario dedicato alla carriera del campione tedesco.
Ora a parlare, nel corso di una recente intervista rilasciata a La politica nel pallone, è il CEO della FOM Stefano Domenicali che ha ricordato Schumacher con queste parole: "Sono passati dieci anni ma sembra ieri. Per rispetto suo e della sua famiglia, bisogna solo stargli vicino. Rimane questa situazione difficile dal punto di vista umano. Quello che c'è di privato tra me e la sua famiglia è giusto che rimanga privato ma l'unica cosa che posso dire è che siamo tutti quanti vicini a Michael e alla sua famiglia perché vivere questi dieci anni così non è sicuramente una cosa che augureresti nemmeno al tuo peggior nemico".
Frasi che non lasciano spazio alla speranza e che, ancora una volta, definiscono chiaramente le condizioni del Kaiser senza parlane in modo esplicito, in un clima che ci accompagna verso la ricorrenza del 29 dicembre tra malinconia e rimpianti.