Difficile da pronosticare ma quasi naturale una volta osservato: quello che Max Verstappen riesce a fare con la sua Red Bull è da leggenda. Alla vigilia del weekend del Gran Premio del Made in Italy e dell'Emilia Romagna i favoriti erano senza dubbio Oscar Piastri e Lando Norris, con la McLaren che è senza dubbio la vettura da battere, ma Max Verstappen aveva già impensierito la squadra di Andrea Stella durante la fase di qualifica, secondo solo a 37 millesimi dall’australiano del team papaya. Una volta spenti i semafori poi gli è bastato un sorpasso per prendersi la leadership, mai persa durante tutta la durata della corsa. Max Verstappen ha vinto nel cuore della Motor Valley come un re, ricordando la forma imbattibile delle scorse stagioni che ancora, nel 2025, non era riuscito a far vedere - tra la potenza delle McLaren e le debolezze della sua stessa vettura.

Sul podio insieme all’olandese sono salite, con dispiacere dei tifosi italiani che speravano in almeno un podio della Ferrari, le due McLaren, con Lando Norris che ha superato Oscar Piastri durante le fasi finali del Gran Premio. Per la prima volta dopo la gara inaugurale, il britannico è riuscito ad imporsi sul suo compagno di squadra, che invece è sembrato un po’ sottotono a Imola (considerando anche come si è fatto beffare da Verstappen alla partenza, con una mossa che anche George Russell ha preso in giro in radio scherzando con il proprio ingegnere).

Dopo un sabato da dimenticare, la Ferrari si è rifatta alla grande alla gara di casa. La sessione di qualifica aveva visto Charles Leclerc e Lewis Hamilton eliminati nel Q2 e rilegati alla sesta fila in griglia di partenza, un risultato non solo negativo a livello di prestazioni ma anche di onore, con i tifosi in pista che sono tornati a casa con dispiacere per il risultato. Alla domenica però la squadra di Fred Vasseur è riuscita a cambiare il chip e riscrivere tutto da capo, massimizzando il risultato. Lewis Hamilton è passato sotto la bandiera a scacchi quarto, dopo una gara di rimonta con poche difficoltà, un buon passo - che dà speranza agli appassionati - e lo scambio di posizioni con il suo compagno di squadra (che si trovava in un momento critico). Charles Leclerc infatti si è dovuto accontentare della sesta posizione dopo le conseguenze dell’investigazione sulla sua battaglia con Alex Albon, quinto.
Il monegasco, già sfortunato dopo la Virtual Safety Car (in pista dopo che la vettura di Ocon si è fermata e ha richiesto l'intervento dei commissari per il ricovero) che ha rovinato il suo tentativo di undercut - strategia che aveva ben pagato dopo il primo stint, con la SF-25 numero 16 che ha guadagnato ben cinque posizioni virtualmente - è stato anche costretto a cedere la sua posizione al pilota della Williams dopo un ruota a ruota negli ultimissimi giri. Infatti, lo strepitoso passo della monoposto di Grove ha permesso al tailandese di guadagnare sempre di più su Charles Leclerc, che in fase di difesa sembra aver spinto il suo avversario in ghiaia.
Effettivamente il contatto non c’è stato, ma la difesa al limite del monegasco ha spinto il muretto a chiedergli di lasciar passare Albon per evitare di incappare in penalità peggiori. Appena prima di questo momento critico gli è stato chiesto di lasciare la quarta posizione a Sir Lewis, cosa che ha innervosito il pilota di Monaco ancora di più. “È così che si corre adesso? Che ho fatto di sbagliato? È un ca**o di scherzo?” ha esclamato Leclerc in radio dopo che gli è stata comunicata la decisione del team di lasciare la posizione al tailandese.
Settimo sotto la bandiera a scacchi è stato George Russell, sfortunato durante il suo pit stop, seguito da Carlos Sainz, Isack Hadjar e Yuki Tsunoda, con il giapponese che dopo il violento incidente del sabato è riuscito a rimontare fino alla zona punti. Cuore rotto invece per Andrea Kimi Antonelli, che ha dovuto ritirare per la prima volta in carriera la sua vettura proprio durante il suo weekend di casa, per via di alcuni problemi tecnici della sua Mercedes.
Molto probabilmente, questo è stato l’ultimo Gran Premio di Imola per qualche anno, con il contratto dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari scaduto e apparentemente nessun interesse da parte della F1 di rinnovarlo. Dopo una gara di estrema azione come questa, che è piaciuta a tutti i tifosi, il saluto del mondiale al circuito del Santerno è stato più che autentico, anzi, quella di Imola è stata forse la gara più avvincente dall’inizio della stagione.

