Quando Max Verstappen si mette il casco non ne ha più per nessuno: domina, sfreccia come un razzo, vince tutto quello che può vincere, e questo lo abbiamo capito tutti. Negli anni passati in Red Bull ha costruito la sua corazza, trovando un equilibrio con il team e imparando a dosare tutti quei lati del suo carattere che in uno sport come la Formula 1 possono essere svantaggiosi. Ha imparato a moderare l’aggressività, ad essere sicuro di sé stesso in ogni condizione e a sciogliersi un po’, lasciando da parte la tensione anche al volante. Dopo aver consolidato la forza in pista, con una monoposto estremamente performante donatagli da Adrian Newey, Max Verstappen si è concentrato su quella mentale, e non c’è da stupirsi quando, in un momento pieno di discussioni sul suo futuro, lui se ne sta tranquillo nel box come se non succedesse niente. Perché lui lo sa di essere diventato uno dei migliori al mondo e che, nonostante l’imprevedibilità della Formula 1, non c’è nessuno che debba temere.
Il mercato piloti del mondiale non era così movimentato da un bel po’ di tempo e, dopo Lewis Hamilton in Ferrari e le varie discussioni tra tutti i piloti con il contratto in scadenza, ci si chiede se anche Max Verstappen potrebbe cambiare team, soprattutto viste le vicende della lotta al potere in Red Bull tra Helmut Marko, a cui l’olandese è strettamente legato e, in qualche modo vincolato, e Christian Horner. Tutti questi dubbi però sembrano nemmeno sfiorare il tre volte campione del mondo che, gara dopo gara, continua a sentirsi il migliore sopra a tutto e a tutti. Le prime due le ha vinte, alla terza è arrivato un ritiro dopo una stagione intera senza problemi, ma ciò non lo ha minimamente scoraggiato. Infatti a Suzuka, dove per la prima volta dieci anni fa aveva fatto conoscenza del grande mondo della Formula 1 con la sua prima sessione ufficiale, è tornato subito davanti a tutti senza timori o incertezze. Perché quando si è fuoriclasse è così che ci si comporta e non c’è niente che scalfisce.
Quando gli viene chiesto del suo futuro compagno di squadra Max Verstappen non tentenna nemmeno per un attimo: è sicuro, deciso e senza paura dice che “non importa, tanto finirà comunque dietro di me”. E fa strano pensare quanto un pilota possa essere sicuro di se stesso in questi casi. Per Verstappen potrebbe arrivare chiunque al volante della sua stessa monoposto che comunque, secondo le sue parole, gli arriverebbe dietro. Non teme il potenziale arrivo di Carlos Sainz, che è stato l’unico pilota a vincere nel 2023 una gara al posto di una delle due Red Bull, tantomeno quello di Fernando Alonso, che è considerato uno dei migliori piloti di Formula 1 di sempre. Che non si preoccupi dell’eventuale estensione del contratto di Checo Perez è anche capibile, visto che in questi quattro anni insieme gli è sempre riuscito a stare davanti, comodamente tra le altre cose, ma la sicurezza disarmante che ha nel pronunciarsi il migliore tra tutti quanti dice molto di più di qualsiasi altra cosa.
In questa epoca della Formula 1 si racconta lo sport basandosi principalmente sulle prestazioni delle vetture, che decidono in prima istanza se i piloti che si troveranno al volante potranno davvero lottare per qualcosa di serio oppure no. Ed è quindi facile pensare che l’olandese si sia portato a casa tre titoli mondiali per via delle monoposto stratosferiche che gli ha fornito l’equipe di Red Bull. La vera forza di Max Verstappen però è quella mentale, che traspare dalle sue parole e che si legge nel suo modo di affrontare le gare. Quella che viene dalle lunghe giornate sui kart fin da bambino e che forse deriva proprio dal suo modo di stare in pista. Dalle sue lotte prima con Charles Leclerc e poi, soprattutto, con Lewis Hamilton, che gli hanno insegnato a stare al passo davanti a tutti.
La forza mentale di Max Verstappen, che a rotazione hanno avuto tutti i fuoriclasse del mondo del motorsport da Michael Schumacher allo stesso Lewis Hamilton, è quella che gli permette realmente di performare al massimo sulla vettura più performante della griglia. Nutrita dalla passione che ha per il suo sport, che sì, desidera un compagno con cui lottare - perché Verstappen non l’ha mai nascosta la sua voglia di combattere per i titoli che si sta portando a casa, magari proprio con chi è cresciuto sui kart - ma che allo stesso tempo gli permette di essere consapevole delle sue capacità. E Max Verstappen sa di essere il migliore. Magari non per sempre, ma sicuramente in questo momento. Non teme nessuno e anzi, la prima regola del mercato piloti del 2025 la scrive lui: “va bene chiunque, tanto arriva comunque dopo di me”.