Che Max Verstappen non sia mai stato un pilota particolarmente legato a numeri, ricorrenze o paragoni con grandi campioni non è certo un segreto ma questa volta, in occasione di un grande traguardo per la sua carriera, l'olandese della Red Bull si è superato.
Il raggiungimento dei 25 Gran Premi vinti e, in Canada, il superamento della cifra "tonda" con il successo numero 26, portano di diritto l'olandese in una posizione di grande prestigio nell'albo d'oro della Formula 1, davanti a due leggende di questo sport come Niki Lauda e Jim Clark.
E se un altro pilota al suo posto avrebbe reagito mostrando un qualche indizio di emozione per l'aver scritto, nero su bianco, il proprio grande ruolo all'interno di questa nuova generazione di Formula 1, Max Verstappen non ha mostrato il minimo senso di entusiasmo.
Come sempre analitico, Max ha commentato: "Rispetto a loro disputiamo molte più gare in una singola stagione quindi, non è qualcosa di paragonabile, anche se resta comunque bello per i libri. Oltretutto, se disponi di una buona macchina è ‘normale’ ottenere delle vittorie".
Ancora una volta ci sorprende, questo 25enne cresciuto per essere campione, con la sua serietà e la mancanza di entusiasmo, caratteristica che gli vediamo solo una volta sceso in macchina e disposto a tutto per vincere. Ma per se stesso, mica per battere i record degli altri.