Non di numeri sono fatti i campione ma le grandi cifre suggellano la storia di chi riesce a conquistarli. Raggiungere Ayrton Senna per Max Verstappen, con le 41 vittorie portate a casa in Canada durante l'ennesimo weekend perfetto di questa stagione, è quindi un onore e un merito per il pilota olandese, che a soli 25 anni ha iniziato a distruggere e abbattere record, aprendo le porte per un futuro di grandi risultati - forse i più grandi - per questa Formula 1.
A dirlo è stato anche lo stesso Lewis Hamilton, rivale accanito in 2021 indimenticabile, che parlando delle cifre già raggiunte da Verstappen ha ammesso: "Potrebbe raggiungere e battere i miei record". Nessuna tristezza nella voce del britannico che sa bene, come prima di lui anche Michael Schumacher, che queste cifre sono importanti proprio perché qualcuno può sognare di raggiungerle e batterle.
Oggi quindi il primo grande, enorme, traguardo per Verstappen: eguagliare, aspettando di superare, sua maestà Ayrton Senna. Ma non solo. Nel weekend del Canada infatti la Red Bull grazie al successo di Max ha anche conquistato il suo centesimo successo nella massima serie, invitando sul podio a festeggiare l'evento Adrian Newey, grande responsabile dei gioielli di ingegneria e tecnica prodotti dalla scuderia del toro.
A rivelare la solennità del momento è stato proprio Verstappen, che non ha nascosto la gioia di questo risultato: "Sono molto contento, non è stata una gara così lineare e le gomme non entravano nella giusta finestra ma adesso posso dirmi soddisfatto. Faceva molto freddo rispetto a venerdì e per questo motivo scivolavamo parecchio ma siamo comunque riusciti a far funzionare tutto e vincere oggi di nuovo e festeggiare la vittoria numero 100 che, per il team, è qualcosa di incredibile. Per me è fantastico perché non mi sarei mai aspettato di arrivare a questi numeri, anche a livello personale. Mi aspettavo che andasse come è andata, ma è stato difficile tenere la temperature nelle gomme e avere aderenza, per questo il vantaggio non è stato così ampio. Ma c’è stata anche la safety car e nel complesso abbiamo vinto, è la cosa più importante".