Il mondo della Formula 1 si divide sulla decisione della scuderia americana Haas che, dopo aver confermato di aver rescisso il contratto con lo sponsor Uralkali, ha deciso d'interrompere anche quello con il pilota pagante Nikita Mazepin, che si trovava in Formula 1 proprio grazie ai soldi portati dall'azienda russa, fortemente legata al padre Dmitry, oligarca vicino a Putin e magnate nel settore chimico in Russia.
La decisione d'interrompere la partnership con Ualkali ha quindi portato in modo diretto anche all'interruzione dei rapporti con Mazepin, che non sarebbe mai stato assunto in Haas se non grazie al forte aiuto economico dato alla scuderia. La nazionalità del pilota non è quindi il motivo principale del licenziamento, ma lo è - per una scuderia made in USA come la Haas - avere sulla propria livrea uno sponsor di maggioranza russo, in questo momento storico, e anche fortemente legato al governo di Putin.
Proprio per questo motivo la squadra ha deciso di interrompere entrambi i contratti. Scatenando la delusione e l'ira di Mazepin che, sui propri canali social, ha scritto: "Sono molto deluso di apprendere che il mio contratto di F1 è stato interrotto. Pur comprendendo le difficoltà, la decisione della FIA e la mia ripetuta volontà di accettare le condizioni imposte per continuare sono state completamente ignorate in una decisione presa unilateralmente. A coloro che hanno cercato di comprendere, va il mio eterno ringraziamento. Ho fatto tesoro del tempo trascorso in F1 e spero sinceramente che potremo tornare tutti insieme in tempi migliori. Avrò altro da dire nei prossimi giorni".
Un finale che lascia presagire, neanche in modo troppo mascherato, che smaltita la delusione iniziale l'ex pilota della Haas parlerà di ciò che è successo in questi giorni nella squadra e dei reali motivi del proprio licenziamento. A far pensare sono anche le parole usato nei confronti della FIA: "La decisione della FIA e la mia ripetuta volontà di accettare le condizioni imposte per continuare sono state completamente ignorate".