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Mclaren, botta e risposta con la Fia dopo la penalità al COTA: tutto quello che è successo

  • di Luca Vaccaro Luca Vaccaro

26 ottobre 2024

Mclaren, botta e risposta con la Fia dopo la penalità al COTA: tutto quello che è successo
Dopo aver visto rigettata la richiesta di revisione della penalità rimediata da Lando Norris nel corso del GP degli Stati Uniti, la risposta della scuderia nei confronti della Fia non si è fatta attendere, con un comunicato in cui è espresso tutto il malcontento nei confronti della decisione presa. Un duro colpo, a cui si aggiunge l’inizio complicato del fine settimana messicano

di Luca Vaccaro Luca Vaccaro

Ora è ufficiale. La richiesta di revisione di Mclaren in merito alla penalità rimediata da Lando Norris nel finale del GP del Texes è stata rigettata, in quanto la Fia non ha ritenuto rilevanti le argomentazioni su cui era basato il ricorso della scuderia inglese, confermando così classifica del gran premio, con Verstappen terzo e Norris quarto. “La McLaren sembra sostenere che la conclusione degli steward secondo cui ‘la vettura 4 (Norris) non era a livello con la vettura 1 (Verstappen) all'apice’ della curva 12 sia da considerare un errore, poiché la vettura 4 aveva sorpassato la vettura 1 prima dell'apice e che questo errore sia da considerare un nuovo elemento. Questo è insostenibile poiché una richiesta di revisione viene presentata per correggere un errore commesso nel prendere una decisione. Qualsiasi nuovo elemento, per essere considerato tala, deve dimostrare tale errore”.

Dunque, ricorso che viene rigettato poichè, l’elemento che avrebbe dovuto scagionare Lando Norris non sussiste, motivo per cui la sanzione applicata nel corso delle fasi finali del gran premio è inappellabile. Decisione accolta con grande disaccordo dalla stessa Mclaren, la quale, attraverso i propri canali ufficiali ha diffuso un comunicato in cui emerge tutto il proprio malcontento: “Prendiamo atto della decisione – si legge nel comunicato ufficiale – di respingere la nostra richiesta di diritto di revisione. Non siamo d’accordo con l’interpretazione secondo cui un documento della Fia, che rende un concorrente consapevole di un errore oggettivo, misurabile e dimostrabile nella decisione presa dai commissari, non possa essere un elemento ammissibile che soddisfi tutti e quattro i criteri stabiliti dal Codice Sportivo Internazionale. Vogliamo comunque ringraziare la Federazione e gli steward per aver preso in considerazione questo caso in modo tempestivo. Continueremo a lavorare a stretto contatto con la Fia per capire meglio come i team possano contestare in modo costruttivo le decisioni che portano a una classificazione errata della gara”.

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Un duro colpo per le speranze di titolo di Norris, il quale, arrivato negli Stati Uniti con l’obiettivo di ridurre il gap che lo separava da Max Verstappen, a fine gara ha visto addirittura l’olandese allungare in classifica, complice anche la vittoria nella sprint race del sabato, la quale ha riportato Max e la Red Bull sul gradino più alto del podio, seppur non fosse la canonica gara della domenica.

Una Mclaren che, oltre al colpo incassato, parrebbe essere in difficoltà anche in Messico: Oscar Piastri aveva definito terribile il comportamento della vettura nel corso delle FP1, una sensazione poi confermata anche da Norris al termine delle FP2, ribadendo come in vista della gara di domenica ci sia ancora tanto lavoro da fare. Difficoltà che sorgono nel momento più delicato della stagione e che forse iniziano a spezzare le speranze della scuderia inglese in merito alla conquista non solo del titolo costruttori, per cui pare essere la favorita, ma anche del titolo piloti. Max è lontano e pare essere ritornato ad essere il vero grande favorito per la conquista del titolo.

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