Se si dovesse riassumere il venerdì della McLaren con una sola parola sarebbe sicuramente delusione. Lando Norris scatterà solo dalla quarta posizione della griglia di partenza della gara Sprint, mentre Oscar Piastri direttamente dalle retrovie per colpa di un errore durante la sessione di qualifiche. Un risultato decisamente allarmante per chi dal Gran Premio di Singapore era uscito quasi dominante, date le prestazioni superiori della monoposto papaya che in questo momento si trova anche in testa nella classifica costruttori del mondiale, invece in difficoltà invece sul saliscendi del circuito americano. La sola sessione di prove libere non aveva acceso un grande campanello di allarme, con tutte le monoposto dei top team molto vicine in termini di tempi sul giro, ma è stata la sessione di qualifica per la gara Sprint a svelare le difficoltà della McLaren.
In un weekend diverso dal format originale della Formula 1, che vede due sessioni di qualifiche, una il venerdì pomeriggio per determinare la griglia della gara Sprint del sabato mattina, e una il sabato pomeriggio per stabilire invece l’ordine di partenza della gara domenicale, la McLaren non ha brillato particolarmente con i suoi piloti, che invece di attaccare la prima fila come da manuale si sono ritrovati invece un po’ più indietro, nel caso di Lando Norris, o direttamente fuori dai giochi come Oscar Piastri. Infatti, se per il britannico almeno ci sarà la possibilità di attaccare Max Verstappen, George Russell e Charles Leclerc, che gli partono appena davanti, per l’australiano invece sarà difficile arrivare alla zona punti durante la gara Sprint, che prevede pochi giri e solitamente un approccio sereno da parte dei team che non vogliono vanificare il potenziale per il resto del weekend.
La sessione si è aperta subito con un errore di Oscar Piastri, che è stato troppo ambizioso nel suo giro lanciato oltrepassando i limiti della pista, uno dei nemici più agguerriti dei piloti sul Circuit of the Americas, davvero severo in termini di track limits. “La maggior parte del giro è andata bene, ma gli errori che ho commesso nell’ultimo settore mi sono costati cari. Alla penultima curva sono arrivato con troppa velocità e sono uscito dai limiti purtroppo” dice Piastri, che però può consolarsi pensando agli altrettanti errori dei suoi colleghi, penalizzati in maggioranza sempre per via dei track limits, che hanno fatto cancellare un buon numero di giri durante il venerdì. “È sicuramente un peccato, ma almeno è un weekend Sprint e quindi avremo un’altra possibilità per mostrare il nostro potenziale” continua l’australiano, che ha già come obiettivo quello di chiudere la gara del sabato in zona punti per concentrarsi poi sulle qualifiche importanti, quelle che decideranno la griglia del Gran Premio degli Stati Uniti.
Un po’ diversa è invece la situazione di Lando Norris, che di errori non ne ha commessi dello stesso genere del suo compagno di squadra, ma non è nemmeno riuscito a estrarre tutto il potenziale dalla sua vettura. Dopo una stagione di alti e bassi, il britannico è rimasto l’unico pilota in grado di strappare il titolo a Max Verstappen, il poleman del venerdì nonostante le indagini della FIA sulla Red Bull, e ci si aspetta il massimo da ogni sua sessione. Infatti, con solo sei weekend disponibili prima della fine della stagione, per il pilota della McLaren non ci sono così tante possibilità di rimonta e questa quarta posizione potrebbe essere l’inizio di un fine settimana traballante per lui, che è già parecchio deluso. “Il mio giro poteva essere migliore, più pulito e quindi veloce, quindi sono frustrato. Adesso dobbiamo capire cosa è andato storto e rimetterci a posto per la sessione del sabato” dice Norris appena sceso dalla vettura. “Siamo comunque nella mischia e soprattutto vicini a Max e alle posizioni di testa, quindi cercheremo di recuperare il più possibile e di portarci a casa più punti possibile” ha concluso il britannico.
Guardando ai risultati delle prime e uniche prove libere del weekend, non sembra che per la McLaren ci siano così tanti punti di svantaggio a livello prestazionale della monoposto, quindi il risultato del sabato sembra più dovuto alle performance dei piloti, che come hanno dichiarato in primis, non sono state le migliori della stagione, anzi. Sarà l’aria del primo giorno di ritorno a scuola dopo una pausa autunnale non corta e indifferente, o l’emozione di tornare in pista per l’ultima tripletta prima della fine della stagione, ma la McLaren deve subito invertire la rotta e tornare a Singapore, quando il messaggio lanciato alla Red Bull ha messo le cose in chiaro nella lotta al campionato.