Ducati sta continuando a lavorare sul progetto V21L, il prototipo che dal prossimo anno fungerà da base per il campionato mondiale MotoE. L’obiettivo di Borgo Panigale è rilanciare la categoria, inaugurata da Dorna nel 2019 con Energica, rendendo le moto più leggere e vicine ad un vero prototipo da competizione. Ci si aspettano prestazioni vicine alla Moto2 insomma, per lo meno in termini di tempi sul giro. Una sfida complessa che Ducati sta portando avanti con una lunga serie di test, a partire dal debutto pubblico a Misano (circa un anno fa) e continuando con una giornata a Vallelunga in cui la Ducati V21L è stata affidata ad Alex De Angelis. La terza apparizione più o meno pubblica Ducati l’ha affidata alle mani di Michele Pirro, il quale ha testato la moto durante una giornata al Mugello. Verosimilmente Pirro e soci hanno colto l’occasione di una giornata di test dedicata alla MotoGP, in vista della gara del 29 maggio, per provare anche le ultime evoluzioni sulla moto elettrica.
L’occasione perfetta per mettere a confronto la Ducati V21L, silenziosa ed ecologica, con una moderna MotoGP. Il risultato è impressionante: i piloti partono assieme, probabilmente con la complicità di qualcuno a spegnere i semafori, a testimonianza del fatto che nei primi (forse cinquanta?) metri le due moto producono la stessa accelerazione. Poi chiaramente la MotoGP allunga, il pilota mette seconda e terza marcia e scappa verso la San Donato. Ma lo spunto della prossima MotoE è a dir poco impressionante, ora Ducati dovrà lavorare sul peso per garantire un buon punto di frenata e la giusta agilità per affrontare i tratti veloci.