Ok, il capo è il capo, ma se ti chiami Miguel Oliveira non te ne frega più di tanto e dici comunque quello che hai da dire. Viene da pensarlo dopo aver visto la presentazione stampa del Team RNF Aprilia e aver ascoltato le dichiarazioni dei piloti e del grande capo Razlan Razali. Perché l’imprenditore malese, chiaramente, ha sparato alto e a riportarlo sulla terra ci ha pensato senza troppi giri di parole proprio Miguel Oliveira.
“La MotoGP – ha detto Razali – inizierà quest’anno nel circuito di casa di Miguel e magari avremo sin da subito l’occasione per fare qualcosa di magico”. Parole, quelle del patron di RNF, che avranno sicuramente provocato più di uno scongiuro, con Oliveira che, però, pur senza togliersi il sorriso dal volto, ha voluto rispondere per le rime: “Farò sicuramente del mio meglio, ma non credo che sarebbe molto realistico se mi sedessi qui e dicessi che mi sento benissimo e che, con la Coppa del Mondo che inizia in Portogallo, penso di essere in un'ottima posizione per vincere. Sarebbe fantastico, ovviamente, ma sarà molto difficile e bisogna stare con i piedi per terra".
Non un tirarsi fuori dai giochi, sia inteso, ma un modo per far capire che il pilota deve ancora trovare la perfetta sintonia con la RS-GP di Aprilia e con la squadra, anche se i risultati messi nel sacco sia nei test di Sepang che in quelli di Portimao mostrano che la base di partenza è già di altissimo livello. “So che Razlan ha grandi ambizioni per la squadra – ha aggiunto il pilota portoghese - Anche io e Rául vogliamo fare molto bene. Tuttavia ci sono ancora cose da sistemare e capire meglio. È molto facile sedersi qui e parlare dei risultati e dei nostri obiettivi ambiziosi, ma la verità è che dobbiamo ancora conoscere bene la moto e capire come andare sfruttarla al massimo del suo potenziale. Nel fine settimana di test ho provato a spingere forte e sono caduto, ho capito un po' il limite. Siamo all'inizio della stagione, dobbiamo tenere i piedi per terra e fare il meglio di quello che sappiamo e con quello che abbiamo”.
Anche perché il livello è altissimo in questa MotoGP 2023 e le Ducati sembrano oggettivamente imbattibili, con Oliveira che, però, pur vestendo i colori del team satellite, sente di poter contare sul pieno aiuto di tutta la struttura Aprilia. “È difficile per me dire dove dobbiamo essere più veloci per avvicinarci alla Ducati –ha aconcluso - Ma aspetterei ancora un po' prima di capire il reale vantaggio che hanno. I risultati dei test possono essere un po' fuorvianti. Non sto dicendo che la Ducati non sarà molto competitiva, hanno pacchetti molto buoni e, a parte Alex Márquez, non hanno neanche nuovi piloti. Ma penso che il dominio della scorsa stagione non ci sarà. Quanto a noi, avere due diverse specifiche della moto, le moto 2022 e 2023, ci darà anche indizi sul fatto su cosa c’è di buono nella RS-GP22 o se ci fosse qualcosa di meglio o di peggio nella RS-GP23. Forse combinando il meglio di entrambe potremmo davvero toglierci grandi soddisfazioni”.