Sono anni che i piloti della MotoGP lamentano diverse anomalie sulle vie di fuga del circuito di Portimao e, in particolare, al centro delle polemiche ci sono finiti i sassi, di diametro doppio rispetto a quello previsto dal regolamento, messi ai lati di alcune curve allo scopo di “fermare moto e piloti” in caso di caduta. Solo che invece di fermarli rischiano di romperli di più. L’anno scorso era stato Pecco Bagnaia a rientrare nel box portandosi dietro proprio uno dei sassi fuori misura per segnalare l’assurdità e nel corso degli ultimi test anche Fabio Di Giannantonio, poi seguito da tutti gli altri piloti, è tornato sull’argomento in seguito a una caduta che, proprio a causa dell’impatto con uno di quei sassi, gli è costata la rinuncia al secondo giorno di test.
Il regolamento parla chiaro: ghiaia del diametro massimo di sei millimetri per uno spessore complessivo di almeno 25 centimetri nelle vie di fuga. Ma a Portimao questi numeri sono solo nei sogni dei piloti che, giustamente, si sono arrabbiati. Così, a pochi giorni dal primo Gran premio del Motomondiale 2023, qualcuno ha pensato a una soluzione che, però, ha dell’incredibile. Sembra, infatti, che nelle ultime ore dozzine di camion abbiano trasportato, in particolare sulle vie di fuga delle curve uno e sette, un letto di ghiaia della misura conforme, facendo seguito alle parole del direttore del circuito.
“Contiamo di sistemare tutto per il gran premio del prossimo fine settimana” – E così, in effetti, è stato. Ma c’è chi adesso solleva un dubbio: i vecchi sassi sono stati rimossi, oppure sono stati semplicemente coperti con la nuova ghiaia? Appare poco credibile, infatti, che in così pochi giorni si sia riusciti a effettuare tutto il lavoro necessario e anche lo strato della nuova ghiaia depositato sulle vie di fuga non sembra spesso , che invece è il limite minimo indicato dal regolamento. Significa, in estrema sintesi, che se i piloti dovessero cadere rischierebbero lo stesso di impattare con uno di quei sassi che hanno rischiato di costare cari a Di Giannantonio sabato scorso e di cui tutti gli altri piloti, Aleix Espargarò su tutti, si sono lamentati più volte dopo i test.
I lavori fatti basteranno? O s’è semplicemente spostata la polvere sotto il tappeto? Difficile, al momento, fornire una risposta certa, quello che è sicuro, invece, è che entro giovedì la FIM effettuerà un nuovo sopralluogo. Tomé Alonso ispezionerà i progressi del lavoro portato avanti per garantire che la sicurezza dei piloti sia assicurata e che l’annoso problema sia definitivamente messo alle spalle.