Difficile fare sport con una pandemia in corso. Diventa quasi impossibile poi se parliamo di uno sport minore. La boxe in Italia non gode di ampia diffusione, viene praticata poco e seguita anche meno. La TV non ne parla. I giornali non ne parlano. Ok, Rai Sport si prodiga per mandare live gli incontri del titolo italiano, purché non ci sia una conflittualità di orari e date con altri sport, in quel caso la boxe viene sempre dopo le altre discipline. Ok, la Gazzetta trasmette in streaming gli eventi che non trovano spazio nel palinsesto RAI, si fanno approfondimenti a ridosso dei match e girano comunicati stampa nelle varie redazioni, ma nasce e muore tutto con il singolo evento.
Purtroppo, la legge la fanno i numeri. Più sei seguito, più hai visibilità, più soldi gireranno e migliori saranno gli eventi, le strutture, la filiera in sé. Il pubblico italiano del pugilato è fatto soprattutto di vecchi puristi, che tessono le lodi di Nino Benvenuti e ricordano i bei tempi andati. Il che è bellissimo, ma non è schioccando le dita che il pugilato potrà tornare ad un’età dell’oro. C’è un manipolo di sostenitori che cerca di creare una nuova scena della boxe italiana. Parliamo di youtuber che provano ad educare il pubblico al pugilato, di atleti che si supportano tra loro, di promoter, di persone che respirano e vivono per quelle sedici corde che contornano il quadrato.
Stasera, 17 dicembre, c’è un evento a Milano che è l’icona di chi per il pugilato italiano dà anima e cuore. È la Milano Boxing Night, in scena all’Allianz Cloud Arena con diretta su DAZN dalle 19.30. A voi sembrerà poca roba, ma riuscire a portare su DAZN eventi di pugilato made in Italy non è affatto scontato. OPI since ’82, agenzia leader in Italia per l’organizzazione di eventi di pugilato, ce l’ha fatta. OPI since ’82 è gestita dalla famiglia Cherchi, con il capofamiglia Salvatore Cherchi che ha portato in vetta al mondo pugili come Giovanni Parisi e Giacobbe Fragomeni. Oggi sono Alessandro e Christian, i figli di Salvatore, a gestire tutti gli step di OPI since ‘82. E’ grazie a loro, e alla partnership con Matchroom Boxing di Eddie Hearn, se finalmente l’Italia della boxe è tornata in orbita internazionale.
La scaletta dei match di stasera è fitta, densa e ricca di cinture in palio. Dopo il consueto sottoclou, si inizierà con un match in stile million dollar baby: in gioco c’è il mondiale IBF dei superpiuma, tra la campionessa Maiva Hamadouche e la pretendente al titolo Nina Pavlovic. A seguire, due incontri con due pugili italiani, entrambi in un momento determinante per la propria carriera. Salirà prima sul ring l’irriducibile Devis Boschiero, che combatterà contro il venezuelano Samuel Gonzalez nella categoria dei pesi leggeri. Boschiero avrebbe dovuto sfidarsi con Francesco Patera per conquistare la cintura mondiale WBC Silver, ma purtroppo Patera è risultato positivo al covid-19. Il main event sarà quindi la battaglia per il Titolo Europeo dei Pesi Supergallo, protagonista il nostro Luca Rigoldi, il campione in carica, che dovrà proteggere la cintura dall’inglese Gamal Yafai. Rigoldi è in ottima forma, ha solo 27 anni e con un record di 22 vittorie, 1 sconfitta e 1 pareggio, l’ennesima difesa del titolo Europeo potrebbe lanciarlo verso palcoscenici mondiali.
A commentare gli incontri avremo l’inossidabile coppia DAZN Niccolò Pavesi e Alessandro Duran, memorabile welter campione del mondo WBU. Quando sentirete i lamenti e gli sbuffi di chi dice “eh, ma in Italia non c’è più il pugilato di una volta…” fategli vedere la locandina della Milano Boxing Night, e ditegli anche che senza il supporto del pubblico non ci sarà mai un nuovo rinascimento della boxe italiana, quindi si sbuffasse meno e si supportasse di più.
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