image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Sport

Montezemolo: "Quando la Ferrari voleva cacciare Jean Todt. E oggi ancora mi fermano per strada rimproverandomi per le figuracce della Ferrari"

  • di Redazione MOW Redazione MOW

13 novembre 2021

Montezemolo: "Quando la Ferrari voleva cacciare Jean Todt. E oggi ancora mi fermano per strada rimproverandomi per le figuracce della Ferrari"
L'ex numero uno della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo si racconta in una lunga intervista tra passato e presente della Formula 1: Michael Schumacher, i successi di Jean Todt, l'addio alla rossa e le figuracce di oggi, per cui ancora viene rimproverato senza motivo

di Redazione MOW Redazione MOW

Luca Cordero di Montezemolo sarà sempre uno dei volti più riconoscibili della Ferrari. Presidente del Cavallino dal 1991 al 1994, Montezemolo è uno dei tre grandi protagonisti dei successi della scuderia in Formula 1 dei primi anni duemila: Michael Schumacher, il campione, Jean Todt, la mente del team, e lui. Il volto istituzionale, il presidente, e forse prima di ogni altra cosa il tifoso più grande della squadra italiana. 

In una recente intervista lo stesso Montezemolo ha raccontato che, per colpa della Rossa e di due mondiali mancati, spaccò due televisori. Ora l'ex presidente torna a parlare di Formula 1 in una lunga intervista rilasciata a Tutto Sport, a cavallo tra passato e presente, dalle difficoltà ai successi, senza tirarsi indietro. 

Perché nonostante siano ormai trascorsi quasi sette anni dal suo addio a Maranello, Montezemolo continua ad essere - per tutti - un simbolo della Ferrari: "Sa che c’è ancora gente che mi ferma per strada pensando che io sia ancora alla Ferrari? - ha spiegato nel corso dell'intervista - Le racconto un episodio accaduto quest’estate a Napoli. Cammino tranquillamente quando incontro un signore che mi ferma e mi fa tutto risoluto: ‘Perché non è a lavorare a Maranello con le figure che fate?’. Rispondo: ‘Guardi che da sei anni non ci sono più’. E lui, per tutta risposta: ‘A lavorare deve andare, fate delle figure da cioccolatai, ci vergogniamo!’. Quello che davvero mi manca più di tutto è la gente, l’ambiente della fabbrica, le riunioni per i nuovi prodotti con la squadra di Formula 1 per vedere come migliorano le cose". 

20211113 133200599 5915

Un episodio che mette in luce, oltre alla grande importanza avuta da Montezemolo negli anni, anche l'insoddisfazione dei ferraristi, un sentimento che l'ex presidente collega al 1991, periodo difficilissimo per la Rossa, e anno del suo arrivo a Maranello: "Era una cosa da far tremare i polsi. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che alla Ferrari, di lì a poco, scattò la cassa integrazione. Era un momento in cui si parlava di far fare alla Ferrari addirittura le cabine per i trattori. Insomma, non era semplice". 

Poi, la scelta di un cambiamento radicale: "Nella prima riunione chiesi ai tecnici anche informazioni sui modelli: allora c’erano la 348 e la Testarossa. Parlando della 348 si sprecavano gli elogi. Ascoltai in silenzio e poi dissi: ‘Mi dispiace dovervelo dire ma veramente questa è una macchina che fa schifo. Ce l’ho. L’ho appena comprata. È la prima Ferrari che acquisto. E vi dirò di più. A Roma ad un semaforo avevo affiancato un ragazzo con una Golf GTI colore nero: quando è scattato il verde mi ha dato dei metri’. Feci provare la mia Ferrari anche a Niki Lauda e pure li rimase stupito da questa vettura che faceva tanto rumore ma rimaneva ferma". 

Un cambiamento fondamentale anche nella sezione sportiva, dove la situazione della scuderia Ferrari in Formula 1 non era certo delle migliori: "In quel periodo c'erano due realtà: da una parte un'azienda con la cassaintegrazione perché vendeva poche macchine rispetto al numero di persone che lavoravano in fabbrica e dall'altra parte una grande crisi nella gestione sportiva. L'arrivo di Jean Todt, che io ho fortemente voluto, è stato il secondo passo. Il primo era rendersi conto che era necessario affrontare con il bisturi la situazione. Quindi avere la forza di fare delle scelte coraggiose. C'era da capire che, d'accordo l'aspetto delle corse, ma doveva essere messa a posto anche la parte industriale perché altrimenti la situazione sarebbe diventata davvero tragica".

20211113 133255709 8945

Un percorso lungo e complesso, fatto di alti e bassi e di dubbi continui. I risultati, neanche con l'arrivo di Jean Todt, Ross Brawn e Michael Schumacher, arrivarono immediatamente, e i dubbi sulla correttezza del progetto non tardarono ad arrivare: "All’inizio di agosto del 1996 i vertici di Fiat, ma non l’Avvocato Agnelli, mi chiesero di allontanare Todt. Perché dissero che se dopo aver speso tanto per prendere un pilota come Schumacher ci si era ridotti a fare le figurette voleva dire che chi comandava non andava bene. Dissi no, se va via Todt vado via anche io". 

La determinazione e la sicurezza con cui la Ferrari seppe gestire la situazione portarono ai grandi successi di Schumacher, periodo d'oro che Montezemolo ricorda ancora con grande commozione e gratitudine. Neanche il Kaiser però, senza la macchina giusta, sarebbe riuscito nell'impresa: "Se Schumacher fosse arrivato nel 1992 o nel 1993 non avrebbe potuto fare niente nemmeno lui". 

Grandi ricordi, quelli di Montezemolo, che sono la speranza per la Ferrari di domani, incrociando le dita per il progetto 2022, e che - l'ex presidente non lo nasconde - quando riguarda le fotografie con Schumacher ancora gli fanno venire "il groppo in gola". 

More

Tragedia in Formula 1: morta in un incidente stradale l’ingegnere della Ferrari Antonia Terzi

di Redazione MOW Redazione MOW

Formula 1

Tragedia in Formula 1: morta in un incidente stradale l’ingegnere della Ferrari Antonia Terzi

Montezemolo contro la Ferrari: "Un disastro, la peggiore in 40 anni. Colpa della disorganizzazione"

di Giulia Toninelli Giulia Toninelli

Formula 1

Montezemolo contro la Ferrari: "Un disastro, la peggiore in 40 anni. Colpa della disorganizzazione"

I conti in tasca a John Elkann, il manager pagato quasi quanto CR7: ecco quanto guadagna

Dinastia Agnelli

I conti in tasca a John Elkann, il manager pagato quasi quanto CR7: ecco quanto guadagna

Tag

  • Ferrari
  • Formula 1
  • Formula1
  • Luca Cordero di Montezemolo

Top Stories

  • Ha salvato la baracca anche in Qatar Pecco Bagnaia, che scende nei box VR46 per regalare una coppa a Morbidelli e salire in classifica

    di Tommaso Maresca

    Ha salvato la baracca anche in Qatar Pecco Bagnaia, che scende nei box VR46 per regalare una coppa a Morbidelli e salire in classifica
  • Ferrari, anche in Bahrein vinciamo da un’altra parte e Charles Leclerc ci va giù pesante. Lewis Hamilton invece…

    di Luca Vaccaro

    Ferrari, anche in Bahrein vinciamo da un’altra parte e Charles Leclerc ci va giù pesante. Lewis Hamilton invece…
  • Raga, abbiamo visto il futuro e la verità in Ferrari è una sola: tra due o tre gare starete dando tutti del bollito a Lewis Hamilton, ma…

    di Luca Vaccaro

    Raga, abbiamo visto il futuro e la verità in Ferrari è una sola: tra due o tre gare starete dando tutti del bollito a Lewis Hamilton, ma…
  • “Hanno una fot*uta stampante 3D nel retro del camion che lavora h24”. Serviva Jack Miller, con l’uscita da ex che “ti mette in piazza il vizietto”, a svelare come Ducati li ha purgati ancora?

    di Emanuele Pieroni

    “Hanno una fot*uta stampante 3D nel retro del camion che lavora h24”. Serviva Jack Miller, con l’uscita da ex che “ti mette in piazza il vizietto”, a svelare come Ducati li ha purgati ancora?
  • Italians do it better: Alessia Orro al Fenerbahçe, con stipendio da star, scatena uno spaventoso effetto domino in A1

    di Alice Lomolino

    Italians do it better: Alessia Orro al Fenerbahçe, con stipendio da star, scatena uno spaventoso effetto domino in A1
  • [VIDEO] Marc Marquez ci ha spiegato il suo destino in due frasi, Pecco Bagnaia ha fatto l’errore che può costargli il mondiale: tutto il nostro Hangover sul GP del Qatar

    di Cosimo Curatola

    [VIDEO] Marc Marquez ci ha spiegato il suo destino in due frasi, Pecco Bagnaia ha fatto l’errore che può costargli il mondiale: tutto il nostro Hangover sul GP del Qatar

di Redazione MOW Redazione MOW

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Max Biaggi omaggia e saluta Valentino: "Una parte di me si ritira con lui"

di Redazione MOW

Max Biaggi omaggia e saluta Valentino: "Una parte di me si ritira con lui"
Next Next

Max Biaggi omaggia e saluta Valentino: "Una parte di me si ritira...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy