Siamo al punto di partenza: il calendario del mondiale 2021 non sarà rispettato. E’ quello che viene da dire alla luce della situazione legata alla pandemia nel mondo e, soprattutto, alla luce dei ritardi sulla campagna vaccinale. Se, infatti, s’era ritenuto fino a non più di una settimana fa che entro l’estate oltre il 50% degli abitanti di ogni nazione sarebbe riuscito a vaccinarsi, adesso questa certezza comincia a vacillare. E, con essa, anche i programmi di Dorna, Irta e FIM. Gli sforzi sono continui e costanti sin dai mesi scorsi, ma l’aver dovuto cancellare i test di Sepang ha inevitabilmente avuto una ripercussione anche sulla fiducia degli organizzatori stessi che prima ostentavano sicurezza e, adesso, si ritrovano a rivalutare il così detto Piano B.
Come nel 2020, insomma, anche se c’è stata una maggiore pianificazione. Non è dato sapere, infatti, se il mondiale della MotoGP, così come quello di Moto2 e Moto3, potrà cominciare in Qatar nella data stabilita o se, invece, sarà necessario anticipare il tutto di una settimana per evitare che team, piloti e addetti ai lavori tornino nelle nazioni d’origine. L’idea, che però potrebbe portare a diversi problemi di natura logistica (soprattutto per quanto riguarda la fornitura degli pneumatici da parte di Michelin), è di svolgere due turni di test in Qatar e poi cominciare subito senza ulteriori trasferimenti.
La decisione al momento è rimandata, ma se ne parla con sempre maggiore insistenza e l’impressione è che alla fine andrà realmente così. Ma se anche si dovesse riuscire a rispettare il calendario per quanto riguarda il GP inaugurale, sarà pressoché impossibile riuscirci per le due gare successive. Sia gli Stati Uniti, sia l’Argentina, infatti, hanno regole molto rigide, tanto che molti giornali di settore danno già per certo un doppio appuntamento in Qatar. Rientra in calendario anche Portimao, per il mese di aprile, con l’intera carovana che resterà poi in Europa fino ad estate inoltrata. Già preallertati anche gli altri due circuiti di riserva: il Kymi Ring, per l’11 luglio, e Igora Drive per il 18 luglio.
Fuori dai giochi, infatti, c’è già anche l’Australia, nonostante il gran premio fosse previsto per la fine di ottobre, con le autorità locali che, però, hanno già chiuso i confini nazionali per tutto il 2021, costringendo Dorna, Irta e FIM a virare su soluzioni alternative visto che non sembrano esserci le premesse per una eventuale deroga. Al posto dell’Australia ci sarà l’Indonesia - sempre ammesso che si potrà uscire davvero dall’Europa - con il Mandalika International Street Circuit.
Lo stesso Carmelo Ezpeleta, dopo aver più volte affermato che il calendario ufficiale sarebbe stato rispettato, ha ammesso recentemente che la situazione è molto più complicata del previsto. Anche la MotoGP, come tutte le altre attività, dipende fortemente dalla velocità con cui i vari paesi riusciranno a portare se non a termine, almeno in un rassicurante stato di avanzamento, la campagna vaccinale. “Io stesso vorrei essere vaccinato il prima possibile, ma ci sono delle giuste priorità e non abbiamo alcuna intenzione e anche nessuna possibilità di forzare i tempi sulla velocità con cui i membri delle squadre che sono in Italia, Francia, Austria, Germania o Olanda riceveranno il vaccino – ha spiegato lo stesso Ezpeleta a Speedweek - Immagino che tutti i paesi dell'Unione europea saranno più o meno nella stessa situazione. Non ci sarà la vaccinazione obbligatoria. E una volta che avremo tutti il vaccino, dipenderà dal fatto che i paesi che ospitano gran premi consentano o meno alle persone vaccinate di entrare nel paese senza un test PCR negativo. Spero che il 2021 non sarà difficile come il 2020, ma continuerà ad essere un anno controverso”.
Intanto, diverse testate di settore, tra cui la stessa Speedweek e la spagnola Todocircuito, hanno pubblicato il possibile calendario alternativo del mondiale 2021. Si tratta, lo specifichiamo, di una semplice previsione che non ha al momento alcun valore e alcun riscontro oggettivo, ma che non dovrebbe discostarsi molto dalla realtà se la situazione legata al propagarsi del Covid19 non comincerà a prendere definitivamente una piega diversa.
Calendario alternativo: 28 marzo: Doha; 4 aprile: Doha; 25 aprile: Portimão; 2 maggio: Jerez; 16 maggio: Le Mans; 30 maggio: Mugello; 6 giugno: Barcellona; 20 giugno: Sachsenring; 27 giugno: Assen; 11 luglio: KymiRing; 18 luglio: Igora Drive Circuit (Russia); 15 agosto: Red Bull Ring; 29 agosto: Silverstone; 12 Settembre: Aragon; 19 settembre : Misano; 3 ottobre: Motegi; 10 ottobre: Buriram; 24 ottobre: Mandalika International Circuit (Indonesia); 31 ottobre: Sepang ; 14 novembre: Valencia.