Due sono già dati per spacciati: Taka Nakagami di Honda LCR e Raul Fernandez di Aprilia Trackhouse, infatti, sono quelli che sembrano destinati a non avere più una sella in MotoGP per il 2025. Dovranno partire fortissimo già dal primo GP di stagione, visto che il mercato piloti è già caldissimo e che – secondo gli esperti di mercato della stampa di settore – le prime due selle che resteranno libere sono proprio quelle del giapponese della Honda e dello spagnolo di Aprilia. L’altra sella che balla già, come abbiamo raccontato ieri, è quella di Jack Miller nel team ufficiale di KTM, ma il posto che si libererà è verosimilmente in GasGas. Perché se Miller dovesse fallire ancora, sulla sua moto salirà Pedro Acosta. Verosimilmente, però, quelli di KTM sceglieranno di puntare su un rookie per la loro squadra satellite, a meno che Dorna non consenta di occupare i due posti ancora vacanti all’azienda austriaca, che arriverebbe in MotoGP anche con il marchio MV Agusta.
In quel caso, i due nomi per il ritorno dello storico marchio nel motomondiale sarebbero proprio quelli di Pedro Acosta e, addirittura, di Marc Marquez, con l’intera operazione che sarebbe economicamente supportata dal colosso delle bevande energetiche RedBull. Una mossa che rivoluzionerebbe la griglia, ma che al momento è solo ipotizzabile. Di più concreto, invece, c’è che il mercato lo detterà principalmente Ducati. Quasi tutti i piloti sono in scadenza e se per Pecco Bagnaia non ci sono dubbi sul rinnovo, tra tutti gli altri si potrebbe assistere a molti cambi di casacca. Enea Bastianini, come già accennato, sembra destinato all’Aprilia, mentre sulla rossa ufficiale dovrebbe arrivare uno tra Jorge Martin o addirittura Marc Marquez. In Pramac sono certi che, se non andrà nella squadra ufficiale, Yamaha o Honda offriranno comunque a Martin una sella e quindi sono corsi ai ripari garantendosi l’arrivo di Tony Arbolino.
Il pezzo più pregiato del mercato, però, sarà Fabio Quartararo. In Yamaha c’è l’ultimatum del francese e entro le prime quattro gare del prossimo mondiale si deciderà se l’ex campione del mondo continuerà o meno nel Team Monster Energy o se cercherà garanzie altrove. In pole, per ora, c’è la Honda, che sarebbe ormai pronta a liberare Joan Mir. Tutti movimenti, questi, di cui si parla ormai da diversi giorni e che già dal Qatar potrebbero cominciare a definirsi. Quello che invece è già definito è che difficilmente, come accaduto dal dopo Valentino Rossi in poi, i piloti accetteranno ingaggi al ribasso.
Lo ha chiaramente detto anche Jorge Lorenzo – che evidentemente parla ancora con i suoi ex colleghi – spiegando il punto di vista dei piloti. “E’ vero che i piloti corrono per la vittoria e per la passione – ha spiegato il cinque volte campione del mondo – Ma è vero pure che quello è il loro lavoro e che corrono dei rischi altissimi. Con l’introduzione della gara Sprint l’impegno è raddoppiato e sono raddoppiati anche i rischi. Sono sicuro che i piloti chiederanno stipendi più alti”