È successo tutto in un attimo, prima l’esonero di Paulo Fonseca a fine stagione e poi l’ufficialità di Josè Mourinho alla guida della Roma. Della serie “Allora fate tutto voi”. Lo Special One torna così nel calcio italiano dopo lo storico Triplete alla guida dell’Inter.
Da un portoghese a un portoghese. La Roma di Paulo Fonseca, questa stagione, non ha eccelso per risultati e posizioni. Praticamente fuori dalla corsa Europa, i nove punti di distanza dalla Lazio sembrano eccessivi, l’ultima speranza era aggrappata alla semifinale di Europa League contro il Manchester United, ma la debacle all’Old Trafford ha definitivamente fatto prendere decisioni drastiche alla nuova proprietà, la famiglia Friedkin. Il contratto fino al 2024 è un indizio sugli obiettivi a lungo termine dei giallorossi e lo stesso Josè Mourinho ha caricato con un “Daje Roma!” tutto l’ambiente. Ma è una scelta giusta? Ne abbiamo parlato con il giornalista Mario Sconcerti.
Sconcerti cosa ne pensa della scelta di Mourinho sulla panchina della Roma?
È una scelta forte, importante. Restituisce forza e importanza alla società, non so undici anni dopo cosa sia rimasto del Mourinho vero, però è una scelta intelligente.
La Roma aveva bisogno di uno come lui?
La Roma ha bisogno di un buon allenatore, anche Fonseca lo è stato. E non sottovaluterei la personalità di Fonseca che ha fatto fuori Florenzi e Dzeko con grande facilità. Io credo che la Roma abbia bisogno di un personaggio veramente dentro il calcio. Mourinho in questo momento lo è, non so se sia eccessivo o se sia profondamente una scelta giusta, però è una scelta forte.
C’è da dire che Mourinho è un allenatore vincente…
Non è che Mourinho abbia un modo di giocare tutto suo, anzi è abbastanza semplice. La differenza tra lui e gli altri è nel rapporto con i giocatori e a volte dipende anche da chi trova. CI sono stati parecchi momenti dove in tanti hanno rifiutato i suoi modi, per cui anche sotto questo aspetto è un punto interrogativo. Non possiamo sapere oggi cosa farà Mourinho, ripeto è una scelta forte e come tutte le scelte forti rischia di rompere anche la squadra.
Cambiando completamente argomento, una battuta sulla recente sentenza sul caso Astori?
Non la conosco nei dettagli, cioè conosco la sentenza ma non gli atti del processo. Mi sembra molto strano che una persona come il professor Galanti possa aver fatto delle omissioni, però che devo dire, mi fido dei giudici.