Tutto quello che fa Josè Mourinho attira la nostra attenzione. Ma proprio tutto, è incredibile. Da quando è arrivato alla Roma poi ci sembra sempre più simile a noi. Si mangia una pizza in Treno, un takeway sugli scalini di uno stadio, arriva in allenamento in motorino. Tutto bellissimo, solo che a farlo è una persona che ha vinto due Champions League e millemila campionati. Josè Mourinho è simpatico, tanto, e non ci verrà mai a noia. Ha riscritto il concetto di allenatore insegnandoci che non esiste soltanto il bel gioco, si attende e si riparte. Poi quello della comunicazione con le manette, il gesto del tre, le espressioni. Insomma, sappiamo già tutto. È un motivatore, un narcisista ed egocentrico. E adesso è diventato pure un influencer.
Mourinho non è banale neanche quando fa cose banali. Cristiano Ronaldo si farà fare centinaia di fotografia mangia un’insalata o disgusta la birra. Non succede niente. Quando lo fa Josè tutto il social impazzisce. Neymar pubblicizza il brand Puma e manco lo consideriamo. Lo Special One invece si mette una collanina (brutta) targata Matilde Jewellery (chi?) e le interazioni al suo post esplodono. Perché questo signore non sbaglia un colpo. Già al Tottenham ci aveva regalato perle come quelle a Roma: “Quando vinci ma non hai giocato bene” scrisse dopo una vittoria contro il Ludogorets riprendendo un meme virale del momento. Mourinho è un visionario, è avanti a tutti e tutto. E incredibilmente non sbaglia mai neppure nei modi.
In carriera non ha mai attaccato il proprio club, a Roma sì. Perché? Ha capito che è diversa, bisogna dire le cose in faccia ai propri tifosi perché illuderli sarebbe controproducente. Non lancia allarmismi casuali, mira bene e sceglie il tempismo perfetto. Ovunque. Ecco, Josè Mourinho è davvero il primo allenatore influencer… ma forse anche di più. È una superstar. Fa benissimo ogni cosa che vuole fare e nessuno gli dice niente. Perché non possono farlo. Mourinho è un allenatore, un comunicatore, un trascinatore, un influencer. Mourinho è Mourinho. E sinceramente non ci stupiremmo se lo vedessimo suonare la chitarra elettrica al Circo Massimo. Magari in caso dell’ennesimo titulo vinto.