MOW ha quasi tre anni, eppure non siamo ancora riusciti ad ucciderlo trasformandolo in un pappagallo dell'informazione. Scriviamo, ogni giorno e col nostro modo, di motorsport e di quello che succede nel mondo con l’unica imposizione di puntare a quello che ci scalda. Cerchiamo qualcosa che ci faccia scrivere anche la sera a fine giornata, dal telefono durante un aperitivo o in una piazzola di sosta, sempre con l’urgenza di tirare fuori qualcosa di buono ogni volta che si può fare. La ricetta è questa soltanto perché ci sembra il modo più vivibile per fare questo mestiere. A questo aggiungiamo una certa propensione allo zingaraggio, una sincera voglia di essere nel posto giusto mentre le cose succedono. Per raccontarle meglio, vedere di più e soddisfare la nostra curiosità, che è quella a cui ci affidiamo per non stancarci troppo e ripeterci il meno possibile.
Tutta questa introduzione è forse troppo, ma tant’è: MOW sta per entrare nel paddock della MotoGP. Saremo in pista a Portimaõ, e poi ancora a Jerez e ovunque riusciremo ad arrivare quest’anno, con l’intenzione di portarvi un po’ tutti con noi e restituirvi un racconto diverso. Ci saranno le corse, ma anche e soprattutto quello che c’è intorno: come ci si muove in un weekend di gara, dove vanno a mangiare i piloti e cosa succede la notte in queste città che, per un fine settimana all’anno, vengono investite dall’impeto e dalla fame di un paddock che ha trovato un suo equilibrio nell’esagerazione.
Lo faremo alla nostra maniera con l’obiettivo che ci muove sempre, ovvero spingere la narrazione un po’ più in là, un po’ più avanti e un po’ più vicino a voi. Nel concreto aspettatevi interviste esclusive, reportage di viaggio, racconti in stile gonzo e qualunque idea storta, faticosa e differente abbastanza da meritare un tentativo di esecuzione.
MOW Goes to MotoGP sarà fatto di sport, ma anche di notti passate nei peggiori alloggi a disposizione, di lunghi pellegrinaggi in giro per l’Europa e - questo resta fondamentale - un po' delle esistenze prodotte da questo carrozzone di gitani in fissa per la velocità, perché il paddock è carico di storie che vale la pena raccontare.
Seguite le storie, scriveteci e sentitevi liberi di consegnarci le vostre idee. Noi stiamo arrivando, pronti a tutto.
Leggete MOW, Rock ’n Roll.