Per i bambini normalmente è il primo lunedì di settembre, per buona parte del resto del mondo è il primo gennaio mentre per i cinesi qualche settimana più tardi. Per la MotoGP la prima settimana dell’anno è questa iniziata con lunedì 20 marzo: è l'ultimo giorno d’inverno, le moto sono già nel camion e chi lo guida stasera andrà a dormire con una strana sensazione addosso. Giovedì si parla, venerdì si esce in pista e da sabato si corre. Chi lavora nel paddock si prepara a nove mesi in apnea, a mettere le corse davanti a tutto il resto cercando di avere ben chiari i motivi che ti fanno scegliere questa vita: la risposta, per quasi tutti, è che è sempre meglio esserci. Meglio dei soldi, delle vittorie vissute in pista c’è solo l’incertezza delle corse, la loro bellezza. Lo sa Marc Marquez, che torna con il braccio di nuovo adatto alla sua moto, come lo sa quel migliaio di persone che corrono dietro alle moto in giro per il mondo.
Si è fatto attendere a lungo questo lunedì, quattro mesi, ma ora è arrivato come un temporale estivo per portarsi via gossip, speculazioni e domande a cui tocca alla pista rispondere. La rivalità tra Bagnaia e Bastianini per esempio, di cui si è parlato tanto ma in modi diversi: prima con la salivazione aumentata in attesa di una rivalità da mettere in prima pagina, poi con il rispetto necessario giacché loro due, Enea e Pecco, fanno colazione assieme parlandosi con leggerezza. Vedremo quanto durerà, come diventerà e quanto ci faranno godere. Così come vedremo Fabio Quartararo, che ormai è diventato più di un pilota per tutti arrivando allo status di lottatore vero, ancora giovanissimo e già nella storia. Ancora, ma senza che diventi una lista: le Aprilia velocissime, la Gresini Racing che ci riprova con Alex Marquez, gli imprevisti per tutti.
Ci mancava, questa roba. I salvataggi e le polemiche, il rumore delle moto che si scaldano prima del via, gli scatti pubblicati dai piloti in cui un pezzo dello stivale sembra appena uscito da un incidente aereo. Ci mancava la velocità e la sensazione adesso è che ne avremo moltissima: 21 Gran Premi, 42 gare, la Dorna che spinge fortissimo per esportare la MotoGP con contenuti di ogni genere. Tra propaganda e nuovi approcci alle corse quella che vedremo sarà una stagione grassa, strabordante di momenti. I piloti con la testa sono già lì, dove il sudore della fronte si incontra con lo champagne e la benzina. E allora spegnete i cellulari: riparte la MotoGP.