La MotoGP arriva in Europa per il quinto appuntamento della stagione, a Portimaõ. Ne abbiamo parlato nel nostro MOWGP, live su Instagram, con Paolo Beltramo: lui dice quello che pensa, anche quando la MotoGP lo fa incazzare. In diretta partiamo con il punto su Ducati: di otto moto in pista, quattro hanno finito la gara ed il primo candidato al titolo - almeno stando alle previsioni invernali - si è trascinato fino ad un ottavo posto che sa di (amara) rivincita: “È arrivato bene Zarco, l’unico - ha raccontato Beltramo - Io l’ho scritto per Sky, Johann non ha ancora dimostrato di avere le caratteristiche di un leader. Ducati secondo me ha forse troppe moto, tolti i rookie sono comunque sei e c’è bisogno di un capo branco. Non può essere Miller, che ormai ha perso tante occasioni, e non è Martín perché è un po’ troppo giovane, stesso discorso per Bastianini. Dovrebbe esserlo Bagnaia e forse qualcosa ha fatto. Era abbastanza dolorante e non riusciva ad alzare il braccio destro, però quell’ottavo posto l’ha lasciato abbastanza soddisfatto. C’è da dire che la Ducati la moto l’ha un po’ sbagliata, come anche la Honda. Uno per volta vanno forte, soprattutto Bastianini con la GP21, e per vincere il mondiale marche va benissimo, ma per quello piloti ci vuole uno che faccia tanti punti”.
Se Bagnaia non ha raccolto quanto sperato (dopo la vittoria del 2021 l’obiettivo minimo a Portimaõ era il podio) Marc Marquez ha fatto altrettanto, chiudendo la gara con una sesta piazza sofferta dopo una gara anonima: “Ha battuto suo fratello, uno che va bene quando imbrocca la messa a punto, ma l’ha battuto all’ultimo giro. Forse ha qualche problema di stanchezza, fa ancora fatica. Comunque - Ha spiegato Paolone - questi regolamenti secondo me sono folli. Non puoi impedire a chi ha sviluppato un motore di continuare, vai contro i tuoi stessi interessi. Avere sei marchi che lottano per vincere è meglio che averne tre o quattro, anche per lo show. Preferivo i vecchi prototipi, le cinquecento. Non so quanto si risparmi a fare cinque motori che durino 21 GP rispetto al farne 15. Io direi che Honda e Ducati, un po’, hanno sbagliato la moto”.
I problemi tecnici di Honda e Ducati però passano quasi sotto silenzio rispetto a quelli della Yamaha, che pare intenzionata a portare un nuovo forcellone ai test di Jerez (il lunedì dopo la gara) per arginare il problema in vista di una possibile rivoluzione nel 2023: “Secondo me la Yamaha va bene, almeno nelle mani di Quartararo, quando può guidare da solo. Come passo è sempre da podio, ma se è in mezzo agli altri non può fare le sue cose. Deve guidare come Lorenzo. Per Morbido non lo so… sembra Achille col ginocchio al posto del tallone. Certo, l’assenza di Ramon Forcada pesa, ma forse Forcada ha chiuso col team ufficiale e non ha più voglia di tornarci. Di sicuro avevano una bella intesa, perché se dici ‘non la sento davanti’ e quello te la mette a posto dietro (e poi funziona) non è niente male”.
Altro grande tema è il mercato piloti, a partire dalle indiscrezioni che vorrebbero Jack Miller nel Team LCR assieme ad Ai Ogura per lasciare la moto ufficiale ad Enea Bastianini o Jorge Martin, con quest’ultimo che sembra essere il primo obiettivo di Borgo Panigale. Beltramo, per quanto riguarda Bastianini, pensa che valga la pena aspettare: “A mio modo di vedere, poi magari le cose cambieranno, adesso lo vedo più rassicurato dall’amicizia, dai rapporti e dal ricordo di Fausto, tutta quella roba che c’è nel Team Gresini. Una gran voglia di fare bene insomma, e anche Pernat secondo me sta bene lì. I rapporti con Carletto sono sempre professionali, ma c’è sempre una maschera di amicizia e divertimento, roba così. In Ducati ufficiale Bastianini può andarci, ma vediamo… Bagnaia nel 2021 ha vinto quattro delle ultime sei gare e ha fatto cinque pole, forse potevano aspettare un pochino di più a rinnovargli il contratto. Lui lo chiedeva, però la sera del Qatar stava già dicendo che lui non corre per fare le prove ma per vincere le gare. Se la moto ha dei problemi però devi fare anche le prove, altrimenti cosa lo fai a fare il pilota ufficiale? Se ti danno cose nuove è per risolvere i problemi. Forse è rimasto deluso perché la moto aveva più problemi di quanto possiamo immaginare”.
L’Aprilia invece è già al secondo podio in cinque gare, con Aleix Espargarò a tre punti dal leader della classifica. È da mondiale? Beltramo, tutto sommato, non lo esclude: “Aleix fino al mese scorso non aveva mai vinto una gara e un po’ si comportava come uno che ha vinto cinque mondiali, ma ha avuto la forza di continuare a lottare e a sviluppare la moto. È stato in testa al mondiale, ha riportato l’Aprilia alla vittoria in top class… dalla tre cilindri che esplodeva al Sachsenring con Edwards o la 500 bicilindrica con Reggiani, Romboni, Harada e gli altri è un bel passo avanti. Poi certo, la moto è costruita su di lui perché ci ha lavorato per anni. Scommettere su di lui? Non lo so, le corse sono strane. Vedi un pilota fare ventesimo, passa un inverno e l’anno dopo stravince. Maturano di colpo, magari anche dopo la pausa estiva. E forse può capitare anche a uno maturo, io lo vedo guidare bene. Forse Marquez o Bastianini andrebbero più forte con quell’Aprilia, però chissà: Vinales non è un fermo, ma con quella moto non ha ancora fatto niente”.
In chiusura, Paolone racconta il meglio e il peggio del GP del Portogallo: “Non ho dato un voto alla scena, ma non mi sono trovato d’accordo con le decisioni prese in Moto2. Avevano già messo le bandiere per segnalare la pioggia da un paio di giri, sono caduti in 11 alla stessa curva - non sono deficienti, è cambiata la pista - e non gli hanno fatti ripartire. In Argentina (nel 2018, ndr.) hanno fatto partire Miller davanti agli altri e Marquez ha riacceso la moto tornando indietro contromano. I regolamenti, quando vogliono, possono manipolarli. Non ha senso evitare di farli correre solo perché c’è scritto nel regolamento, dai. Quando succede un imprevisto non c’è sempre scritto cosa fare, a volte basta il buonsenso. Che gusto c’è a lasciarli lì?. Parlando del migliore dico Quartararo, sto sul banale. Sulle vostre Mowgelle avete dato il voto più alto a Valentino, lo capisco, ma se continuiamo a piangere la sua assenza non ne usciamo più. Dobbiamo cominciare a vedere quello che c’è, perché le gare sono comunque belle, lo sport funziona così: non è che non guardi i 100 metri perché non c’è Bolt o il calcio perché manca Maradona. Rossi è un grandissimo, gli voglio bene e ho cominciato a seguire le gare quando è nato lui. E quando viene alle gare dice cose intelligenti, è spiritoso, parla bene… Ha tutti i vantaggi, però basta fare i vedovi: troviamoci un’altra fidanzata o un altro fidanzato!”.
MOWGP: GP del Portogallo con Paolo Beltramo
La diretta integrale della puntata 5 di MOWGP - Venti minuti a fuoco con Paolo Beltramo