Ora però, sulla sua terra rossa, Rafa sembra pronto ad un nuovo “debutto” nell’ATP 500 di Barcellona: un'emozione che non cerca risultati
Rafa Nadal, ex numero uno del mondo e con ben 22 Slam in carriera, negli ultimi 15 mesi ha giocato soltanto tre partite, a gennaio a Brisbane era tutto pronto, aveva battuto Thiem e Kubler prima di cedere nei quarti di finale a Thompson. A 103 giorni dall’ultimo match disputato, il tennista spagnolo pieno di dubbi sul futuro della sua carriera, è pronto a tornare.
Dopo 681 giorni, Rafa Nadal torna a giocare un match sulla terra rossa, a casa sua supportato dal tifo spagnolo è pronto a scendere in campo speciale, perché come ha dichiarato alla stampa: “Tornare è già una grande cosa, farlo qui è speciale”. Esordirà proprio nel campo che prende il suo nome la “Pista Rafa Nadal”, in un torneo che ha già vinto 12 volte in carriera, un ritorno che riparte da un luogo sicuro.
Tutti sappiamo che l’età anagrafica, nello sport, è un fattore rilevante, che incide ed influenza il modo in cui si può performare ad alto livello per molti anni e in questo caso i 37 anni di Nadal pesano sul suo fisico, considerando anche gli importanti infortuni che lo hanno recentemente tenuto distante dalle scene, infortuni che fanno male come ha già dichiarato in conferenza stampa riguardo l’ultimo episodio: “Perché non hai parlato prima del tuo problema addominale? Non devo nascondere nulla. Perché parlarne di più.. non ne avevo voglia". L’altra grande domande è sul ritiro, ma non ci ha pensato due volte a far tacere, per il momento, i giornalisti con le sue parole: "So che la situazione potrebbe peggiorare, ma andrò avanti fino a quando non sentirò che non vale più la pena continuare a fare determinati sacrifici. Non ho una data di scadenza: è la vita a mostrarti la strada- Le sensazioni in allenamento sono migliori e mi sento pronto per competere. Vedremo cosa succederà. Non ho potuto provare molte volte il servizio in allenamento e c'è incertezza, ma devo conviverci. Devo vedere il lato positivo delle cose: poter tornare a divertirmi giocando e partecipare a un torneo è importante per me" .
L’ATP 500 di Barcellona rappresenta un ritorno per Rafa, e nel primo match ha incontrato e sconfitto l’italiano Flavio Cobolli in due set: 6-2 e 6-3. Un’ora abbondante di tennis che ha intrattenuto gli ottomila presenti, hanno mostrato un tennista diverso, contenuto soprattutto nel servizio che non ha mai superato i 170km/h, ma con lo stesso genio di sempre, da evidenziare infatti, lo splendido passante lungo linea che gli ha permesso di chiudere il match.
Nella partita tra l’altro c’è da segnalare un bellissimo episodio di sportività, alla fine del secondo set, uno spettatore ha urlato “Arrivederci Flavio” e Nadal si è prima girato verso il pubblico scuotendo la testa per poi voltarsi verso l’avversario e chiedere scusa, un bel gesto che dimostra il campione che è, non solo in campo. La prossima partita sarà contro il numero 11 del ranking, Alex de Minaur, definito un “giocatore di alto livello” da Rafa che ha descritto il match una prova per vedere, come sarà in grado di rispondere. Alla fine della partita ha dichiarato:“Giocare è sempre un motivo di gioia, questa è la realtà, in un club che mi ha accolto per moltissimi anni. L’importante è aver giocato, il resto viene dopo. Vedremo fino a dove posso arrivare, ma cercherò di non superare limiti che potrebbero essere pericolosi“
Un’incognita per i tifosi ma anche per lui stesso, una sfida la prossima importante quanto gli slam vinti in carriera, quella di capire quand’è il momento giusto per l’ultima danza. Nel frattempo però Nadal butta un’occhio verso l’obiettivo principale della terra rossa, il Roland Garros, dove è riuscito a qualificarsi grazie al ranking protetto, ovvero la posizione “virtuale” ottenuta prima dell’infortunio. Nonostante questa potrebbe essere la sua ultima stagione in campo prima del ritiro, intanto non ci resta che dire, bentornato Rafa, icona fragile ma umana.