Alex Marquez c’ha preso gusto e questa volta la paga al fratello Marc l’ha passata in pista. Il più piccolo dei fratelli di Cervera ha dominato nella Sprint di Silverstone, martellando dal primo all’ultimo giro e riuscendo a sfruttare le gomme soft meglio di tutti gli altri. Il pilota del Team Gresini ha centrato una buona partenza mettendosi subito alle spalle di Marc e di Fabio Quartararo, partito dalla pole position. Il francese ha resistito fin quando ha potuto, prima di arrendersi al degrado della sua gomma, mentre Alex, approfittando di un errore del fratello maggiore, è riuscito a mettere le ruote della sua Desmosedici GP24 davanti a quelle della GP25 col 93 sul cupolino. Da lì è stata gara impeccabile, con tempi pazzeschi e un arrivo al parco chiuso con le gomme in condizioni decisamente migliori di quelle del fratello. “Sono super contento – ha detto il pilota del Team Gresini ai microfoni di Sky - è stato il risultato migliore che potevo raggiungere, ho fatto tutto bene. Anzi ho fatto un errore in partenza, ma posso essere soddisfatto. Ho dovuto riprendere Marc, ma dopo che è andato largo ho deciso di fare il mio passo e portarlo fino alla fine. Tutto è stato perfetto, ma è domani la giornata importante".

Neanche il tempo di godersela, quindi, mandando subito il pensiero alla gara lunga di domani, quando quasi sicuramente cambierà la scelta della gomma in favore della mescola intermedia. Su un circuito in cui sbagliare, viste anche le temperature, è fin troppo facile. L’ha spiegato anche Marc Marquez, raccontando l’errore che gli è costato la possibilità di portarsi a casa un’altra vittoria nella Sprint. “Sono partito molto aggressivo – ha detto - l'umore era quello giusto. Però ho fatto un errore alla Curva 3: sono entrato troppo veloce e ho deciso di aprire la traiettoria per non cadere e Alex è stato super veloce. Ho cercato di tenere il passo, ma oggi Alex è stato semplicemente il più veloce". Nessun dramma, quindi, e “danni limitati” per un Marc Marquez che è comunque sempre stato veloce nel fine settimana, anche se non è mai sembrato il mostro imbattibile che è riuscito a essere in altri circuiti.
Chi, invece, ha fatto la parte del leone oggi è stato, paradossalmente, il primo pilota giù dal podio: Marco Bezzecchi. L’italiano dell’Aprilia ha girato sugli stessi tempi di Alex Marquez, riuscendo a rimontare dalla quattordicesima (dopo essere partito undicesimo) posizione fino alla quarta. Regalandosi un gran risultato, ma “regalando” anche all’amico Pecco Bagnaia un grande spavento quando, in lotta per la quarta posizione, ha perso l’anteriore rischiando di finire a terra e trascinare giù anche il pilota della Ducati. E’ stato, per Pecco Bagnaia, un sabato sotto il fuoco amico, visto che il vicecampione del mondo ha dovuto giocare sempre in difesa da metà gara in poi, arrivando sotto la bandiera a scacchi con gli pneumatici distrutti. Prima di quello del Bez, Bagnaia aveva subito il sorpasso di Fabio Di Giannantonio, con l’altra Desmosedici GP25 del Team VR46. Per il pilota romano, quindi, un podio importante che conferma la maggiore confidenza trovata con la moto già dal primo turno del venerdì. “Sono super felice – ha commentato - per qualche gara abbiamo faticato, ma stiamo trovando il feeling giusto. Vedremo domani per la gara lunga, ma oggi sono contento".
Una contentezza che, inevitabilmente, stride con la faccia tirata di un Pecco Bagnaia che ha dovuto faticare troppo per salvare un sabato che, alla fine, lo ha visto arrendersi anche alla rimonta di Johann Zarco. Tre Ducati davanti a tutti (una GP24 e due GP25), quindi, poi una Aprilia, una Honda e l’altra Desmosedici GP25. E Fabio Quartararo? Il francese ha dovuto accontentarsi della settima piazza, ma già dopo la pole del mattino aveva detto di aspettarsi gran sofferenza in vista della Sprint e di essere molto più fiducioso per la gara lunga di domani.
Completano la top ten Pedro Acosta, Jack Miller e Luca Marini, con tutti i marchi, quindi, ancora una volta rappresentati nei primi dieci. Per quanto riguarda gli altri italiani in gara, invece, Franco Morbidelli ha chiuso undicesimo, mentre Enea Bastianini quindicesimo e Lorenzo Savadori diciottesimo. Unico non al traguardo il sudafricano della KTM, Brad Binder, caduto nei primissimi giri.
