In conferenza stampa, a Silverstone, ci sono Johann Zarco, Marc Marquez e Pedro Acosta. Dorna ha cambiato il modo in cui i piloti vengono convocati. Ad ogni modo, esaurite le domande di rito dal presentatore sul GP di Francia e su quello che ci aspetta in Gran Bretagna, i giornalisti cominciano a concentrarsi sull’unico, grande tema della MotoGP in questo momento: la storia tra Jorge Martín e Aprilia. Il primo a cui viene chiesto un parare è Marc Marquez, anche se lui inizialmente tenta di restarne fuori: “Voglio aspettare che Martín o il Team ne parlino, finché non ne parlano loro non sappiamo se sia vero o no. Le parole di Aprilia? Era normale che l’avrebbero fatto, altrimenti gli sarebbero state fatte un gran numero di domande. Io non so se sia vero o no, vediamo. Io voglio aspettare perché li rispetto entrambi”.

Basta cambiare forma alla domanda però per avere una risposta estremamente chiara da Marc. Qualcuno, infatti, chiede a lui e a Johann Zarco - che aveva divorziato da KTM a metà stagione - cosa hanno provato loro a violare un contratto in essere con la squadra: “La mia situazione era molto diversa”, risponde stavolta Marc. “Intanto perché arrivavo da quattro anni con tanti infortuni e con Honda abbiamo vinto sei mondiali. Abbiamo avuto, così come abbiamo tutt’ora, un rapporto fantastico. Alla fine onestamente c’è anche una questione di budget, quello che hanno risparmiato col mio contratto l’hanno potuto investire nel progetto. Nel mio caso la mia relazione con HRC è stata speciale e l’addio un accordo comune”. Zarco la prende al volo: “Sicuramente hanno avuto un sacco di soldi da spendere”, gli dice. E quell’altro: “Sì, li hanno usati bene”. Risate.
A questo punto è il francese a parlare: “Non possiamo comparare le due situazioni, con KTM correvo e non ero veloce, non ero campione del mondo e sono arrivato a dubitare delle mia capacità di pilota, ero spaventato dall’idea di perdere quella capacità che avevo sentito con Yamaha. Quindi ho chiesto a KTM di uscire da quel contratto pur non avendo un’altra opzione: preferivo smettere piuttosto che continuare a perdere fiducia e avere dubbi su me stesso. Non è la stessa situazione di Jorge, perché lui non può dubitare di sé stesso: è campione del mondo e il modo in cui ha vinto il titolo è stato incredibile. È stato sfortunato quest’anno ma non ha ancora corso. Ci sono dei rumors sulla sua idea di andarsene e a me sembra strano, ma non possiamo comparare le nostre situazioni (sua e di Marc Marquez, ndr) con questa. Marc doveva trovare qualcosa di diverso per sé stesso… e per il budget di Honda”.

Entrambi, per motivazioni diverse, non accettano di essere paragonati a Martín. Lo stesso dice Maverick Vinales durante i media scrum (“Avrei voluto che Aprilia mi trattasse così”), mentre Pecco Bagnaia resta abbottonato davanti alle televisioni per poi parlare chiaro con i giornalisti in sala stampa. Per Bagnaia i contratti vanno onorati come fossero matrimoni, andando fino in fondo e facendo tutto il possibile affinché le cose funzionino. E, se non c’è altro modo, aspettare che il tempo pattuito finisca. Marco Bezzecchi invece, a Giovanni Zamagni per Sky, ha parlato di atmosfera, che giustamente è quello che adesso deve interessare a lui: “Non voglio commentare troppo, sono cose che non mi riguardano. L’importante è che nel box si respiri una bella aria, che nel box siano super carichi, anche a casa… dobbiamo cercare di lavorare e raggiungere i nostri obiettivi”.

Incredibilmente, ad aver parlato a lungo della faccenda è stato Aleix Espargarò. Lo spagnolo, a Silverstone per una wildcard con la Honda - la seconda della stagione dopo Jerez - è partito con un no comment, aggiungendo che Albert Valera (manager suo e di Martín) gli aveva intimato di non parlare della faccenda. Poi però si è lasciato andare: no, non sono io ad aver consigliato a Martín di venire in Honda. E ancora: vorrei che vincesse delle gare con Aprilia, ho spinto tanto affinché si trovasse lì. Dichiarazioni che stridono forte con tutta una serie di indiscrezioni, eppure Aleix parla a lungo senza incertezze. Per chiudere, il messaggio - sicuramente corretto - sul periodo durissimo che Jorge Martín, di cui Aleix si considera un po’ il padre e un po’ il fratello maggiore, sta passando: nessuno sa davvero cosa stia attraversando, sarà durissima e gli auguro di tornare forte, di circondarsi della gente che gli vuole bene, lui può farcela. Può darsi che gli siano venuti dei dubbi, è in un momento complicato. Insomma, lui non gli ha consigliato di raggiungerlo in Honda. Semmai ci tiene a ricordare di averlo voluto in Aprilia.
Silverstone nel frattempo è pronta a ospitare un altro Gran Premio dominato dalla follia: i lunghi curvoni a destra potrebbero essere un problema per Marc Marquez, che però in Qatar - altra pista con caratteristiche simili - ha dominato. E domenica, giorno della gara, sono previste raffiche di vento attorno ai 30 nodi, poco più di 50 Km/h. Roba per cui vale la pena togliere le ali.
