Jannik Sinner parte da numero uno del mondo, ma il sorteggio del Roland Garros lo inchioda a un percorso pieno di spine. Primo turno contro Arthur Rinderknech, tennista di casa, spinto dal pubblico e per nulla intimidito dal ranking. Al secondo, occhio a Richard Gasquet, che ha scelto Parigi per chiudere la carriera, è il classico incrocio da gestire con attenzione. Al terzo turno potrebbe esserci uno tra Davidovich Fokina e Jiri Lehecka. Due che non spaventano il palmarès, ma che sulla terra restano trappole mobili. Poi, agli ottavi, arriva il nome peggiore: Arthur Fils. 21 anni, francese, numero 14 del mondo, in piena crescita. Gioca in casa, tira forte, ci crede. Se c’è un momento in cui può far saltare il banco, è questo. I quarti? Jack Draper. Amico, sì. Ma amico fuori dal campo. Dentro, è uno che ha fisico, ritmo e mano. E in un Major non ti perdona. Poi semifinale: da una parte Alexander Zverev, dall'altra Novak Djokovic, campione uscente del Roland Garros. Non c’è bisogno di aggiungere altro. A Jannik è toccato il lato duro, quello che ti impone di sudare da subito. Niente match di rodaggio. Ogni turno sarà un test vero.

E mentre Sinner si prepara alla battaglia, Carlos Alcaraz tira un sospiro di sollievo. Nishikori al primo turno, poi uno tra Marozsan e Nardi. Agli ottavi Shelton o Tsitsipas. Nei quarti Ruud o Paul. In semifinale, Musetti o Fritz. Nessun muro, nessun rivale ingestibile. Per il numero due del mondo, è un tracciato in discesa. E nei tre set su cinque, lo spagnolo sa essere spietato. Chi potrebbe approfittarne è proprio Lorenzo Musetti. Testa di serie numero 8, comincia contro un qualificato. Ma la notizia è che ha evitato tutti i big: Sinner, Alcaraz, Djokovic, Zverev. Nel suo quarto il nome più pericoloso è Taylor Fritz, che negli ultimi mesi ha dato segnali intermittenti. Se Musetti trova il ritmo e tiene la testa, la semifinale è possibile. Sempre che non sbuchi Holger Rune, che si muove nello stesso lato e resta un’incognita totale: discontinuo, ma sempre in grado di accendersi nei momenti sbagliati per gli altri.

Capitolo italiani. Luciano Darderi sfiderà Sebastian Korda. Lorenzo Sonego trova Ben Shelton. Matteo Arnaldi debutta contro Auger-Aliassime. Mattia Bellucci se la vedrà con Draper, Francesco Passaro contro De Jong, Luca Nardi contro Marozsan. Flavio Cobolli è in attesa del qualificato. Il verdetto è chiaro: Parigi non ha fatto regali. Sinner dovrà guadagnarsi tutto. Dalla prima palla al match point. Ma se il numero uno vuole lasciare il segno anche qui, dovrà farlo attraversando il lato più difficile del tabellone.