Oggi il tennis italiano tiene il fiato sospeso, perché il Masters 1000 di Madrid mette in scena una doppia sfida che può cambiare il volto del torneo: da una parte c’è Matteo Berrettini, reduce da una vittoria al cardiopalma contro Marcus Giron ma alle prese con l’ennesimo allarme addominali; dall’altra Lorenzo Musetti, chiamato a un vero test di maturità contro Stefanos Tsitsipas. E la giornata promette scintille. Berrettini, che sabato ha superato il secondo turno tra mille brividi, ha vissuto una partita a due facce: prima la sofferenza, con un primo set gettato alle ortiche per colpa delle troppe occasioni sprecate (cinque palle break non sfruttate, tre delle quali erano già set point). Poi, il panico: all’inizio del terzo set, il romano si è fermato, ha chiamato il fisioterapista e si è fatto trattare a lungo nella zona addominale, lo stesso punto debole che troppe volte in passato lo aveva costretto ai box. La paua è quella del ritiro.

Ma alla fine è rimasto in campo e ha dominato il terzo set 6-1, chiudendo la pratica Giron. Adesso, però, il vero interrogativo riguarda la tenuta fisica di Matteo: oggi affronta Jack Draper, e tutti aspettano di capire se il fastidio agli addominali resterà solo un brutto ricordo o rischia di pesare anche sui prossimi turni. La giornata azzurra non si esaurisce qui: Musetti va a caccia dell’impresa contro Tsitsipas in serale, con lo Stadium Centrale di Madrid che si prepara a un’altra battaglia tra talento e classe. Lorenzo arriva al duello con il greco consapevole che ogni match può essere quello della svolta, ma anche lui ha già vissuto una stagione fatta di alti e bassi, tra sprazzi di grande tennis e blackout che lo hanno frenato nei momenti decisivi. Oggi Madrid si tinge d’azzurro, con tre italiani in cerca di un posto negli ottavi, Berrettini, Musetti e Arnaldi, ma i riflettori sono tutti per gli interrogativi che accompagnano la condizione di Berrettini dopo l’ennesimo spavento fisico e la prova di fuoco che attende Musetti.
