Aprilia ha aspettato due settimane per tornare sul “no comment” con cui aveva risposto all’intenzione di Jorge Martín di lasciare il marchio a fine stagione, presumibilmente per accettare un’offerta faraonica da parte di Honda HRC che dovrebbe aggirarsi attorno ai 10, forse 12 milioni di euro, altra roba rispetto ai 3,5 che il campione del mondo percepisce attualmente.
Per liberare il suo pilota, il manager Albert Valera avrebbe provato a far leva su una clausola rescissoria legata alle prestazioni di Martín nelle prime sei gare dell’anno. Prestazioni che, evidentemente, sono state pesantemente compromesse dai tre infortuni rimediati tra i primi test della stagione e l’ultima apparizione in Qatar dello spagnolo.
Situazioni che, evidentemente, non hanno nulla a che vedere con le prestazioni del mezzo meccanico. Così, dopo quello che dall'esterno è sembrato un lungo confronto con i propri legali e l’entourage del pilota, in Aprilia sì è deciso di prendere posizione alla vigilia del GP di Gran Bretagna a Silverstone, anche soltanto per evitare che ogni intervista dal giovedì alla domenica cominciasse con la stessa domanda sul divorzio, che - almeno a leggere il comunicato - non ci sarà.

Il comunicato di Aprilia Racing
"Il contratto fra Aprilia Racing e Jorge Martín è valido ed efficace, e come tale deve essere rispettato fino alla sua scadenza (fine del 2026) da entrambe le parti, come del resto ha fatto Aprilia Racing che lo ha onorato in ogni sua parte, nei tempi e nei modi previsti e così sarà anche in futuro.
Aprilia Racing smentisce l’esistenza di trattative tra le parti per la modifica della durata del contratto che resta quella originariamente concordata e non commenta questioni che non la riguardano direttamente, ma si aspetta che altri team non facciano offerte di nessun tipo a piloti che sono sotto contratto: un tale comportamento sarebbe del resto illegittimo.
Tutto il Team supporterà Jorge nel suo percorso di recupero fisico, come sempre fatto, e non vede l’ora che torni in pista con la RS-GP".

Il comunicato ci racconta diverse cose: la prima è che, presumibilmente, Martín non ha davvero una via d’uscita per lasciare Aprilia sfruttando questa clausola contrattuale o comunque da Noale nessuno gli verrà incontro in questo senso. La seconda, invece, è un’ufficializzazione di quanto già sapevamo, e cioè che lo stipendio di Jorge è sempre stato pagato.
C’è poi un attacco neanche troppo velato a Honda HRC, che avrebbe sì offerto un enorme stipendio allo spagnolo ma che non si sarebbe mai esposta - per questioni di forma - con un'offerta concreta prima dell'effettivo svincolo del pilota. Questo perché forzare e rompere i contratti, chiaramente, è una pratica scorretta che i giapponesi, almeno formalmente, non intendono addossarsi. Ecco quindi che il post di Jorge Martín sul ritorno in moto sembra assumere un significato diverso: forse ha accettato il suo destino con Aprilia.
Perché Aprilia vuole tenere Martín (e perché fa bene)
C'è chi si chiede che senso abbia tenersi in casa un pilota scontento della sua sistemazione e che risultati potrebbe portare, eppure la situazione è piuttosto chiara: Jorge Martín non ha cercato di andarsene, come fece Johann Zarco con KTM, a causa delle prestazioni della moto. E nemmeno come Maverick Vinales, che venne cacciato da Yamaha per aver tentato di rompere un motore. Jorge Martín in Honda ha trovato una situazione nettamente migliore in termini economici, non sportivi. Con la RS-GP, almeno nel 2026, dovrebbe riuscire ad ottenere gli stessi risultati a cui punta la Honda. Oltre a questo, va detto che portare a casa il miglior risultato possibile - oltre ai premi che sicuramente anche il contratto Aprilia prevede - sarà di primaria importanza per Jorge Martín se vuole tenere alto il suo valore nel mercato piloti. Può esserci stata una rottura, certo, ma in pista un pilota, specialmente un vincente come Jorge, corre per vincere. Per arrivare davanti, per mostrarsi superiore ai suoi rivali. È impensabile che decida di non rischiare, di non mettersi in gioco insomma, per fare un dispetto all'Aprilia che non l'ha voluto mandare via. Sarebbe un po' come quella vecchia barzelletta, protagonista un uomo che decide di evirarsi per fare un dispetto alla moglie scoperta con l'amante.
A Noale hanno sbattuto i pugni sul tavolo ed era l'unica cosa da fare: dietro a un pilota di prima fascia come Martín ci sono persone, contratti, sponsor. E, soprattutto, rinunciare a lui a fine stagione avrebbe significato trovarsi fuori da un mercato che nella stragrande maggioranza dei casi (eccetto per Marini, Morbidelli e Miller) vede i piloti impegnati fino a fine 2026. Se dovessimo scommettere un centesimo, a perorare la causa di Aprilia dev'essersi messo anche Carmelo Ezpeleta, che ha tutto l'interesse nell'avere il maggior numero di costruttori contenti (e competitivi) in campionato. Ora aspettiamo una risposta ufficiale da Jorge, anche se difficilmente l'avremo prima del suo ritorno in pista.
