Nel volley mercato dell’estate 2025, Vero Volley Milano è senza dubbio l’epicentro del sisma. La scossa più forte? Alessia Orro che saluta dopo anni da colonna portante, direzione Fenerbahce. Ma non è sola: via anche Helena Cazaute (al VakifBank), Laura Heyrman e persino Anna Smrek, la baby gigante canadese che sembrava destinata a crescere all’ombra di Egonu. Risultato? Un esodo di proporzioni importanti, che costringe Milano a ripensarsi da cima a fondo. Quattro partenze pesanti, una squadra da rifare.
Eppure, in pieno stile Milano, niente piagnistei: si riparte con la solita ambizione. Paola Egonu è confermatissima, e attorno a lei ruota ancora un progetto ambizioso. Restano Danesi, Kurtagic, Pietrini e Sylla: ossatura azzurra, esperienza e carisma. Mentre l’unico acquisto ufficiale al momento è Francesca Bosio da Novara, chiamata a far dimenticare – o almeno attenuare – l'assenza di Orro. Il resto della rivoluzione è ancora in fase di “rumor”, ma le voci parlano chiaro: Vita Akimova potrebbe arrivare per rinforzare l’attacco, Eleonora Fersino in seconda linea, e tra i nomi caldi ci sono Irina Voronkova, Khalia Lanier e la regista statunitense Kami Miner. Se anche solo metà di questi affari si concretizza. Una squadra nuova, ma ancora terribilmente competitiva. Milano cambia pelle, ma resta viva, affamata, ambiziosa. D'altronde con Lavarini confermato in panchina, il progetto tecnico resta solido.

Intanto a Conegliano non c’è bisogno di stravolgere nulla: confermate tutte le stelle, da Haak a Wolosz, da De Gennaro a Zhu Ting, con voci su Daalderop e la giovane Scognamillo in entrata, e pochissimi cambiamenti. Tradotto: continuità, forza e consapevolezza. Santarelli ha ancora per le mani la Ferrari del campionato.
Scandicci sta alla finestra ma promette botti: Antropova e Castillo restano, mentre in entrata si parla con insistenza di Bosetti e Avery Skinner. Il vero cambiamento potrebbe essere l'uscita di Carol e Herbots, per un progetto che punta a mescolare esperienza e nuove soluzioni offensive. Novara, infine, fa spazio e cerca nuova identità: dentro Giulia Leonardi, fuori nomi pesanti come Akimova e Bosio, e si lavora per portare Herbots e Cambi sotto la regia di Lorenzo Bernardi.
E le “altre”? Firenze, Bergamo, Busto e Cuneo si muovono più silenziosamente ma con scelte mirate, puntando su giovani e ritorni di valore. Una cosa è certa: la Serie A1 2025/26 sarà tutt'altro che noiosa. In mezzo a rivoluzioni, riconferme e colpi (più o meno a sorpresa), una cosa è chiara: il volley femminile italiano non è più una “nicchia” per intenditori. È spettacolo vero, con palazzetti pieni, audience in crescita e atlete che diventano icone. La stagione appena conclusa ha consacrato la pallavolo femminile come uno dei movimenti sportivi più vivi e seguiti del Paese, capace di imporsi con forza anche sui media generalisti. E adesso, con un mercato così acceso e squadre in continua evoluzione, la Serie A1 2025/26 promette fuoco e fiamme. Chi pensava che Milano fosse fuori dai giochi dovrà ricredersi. E chi credeva che il volley femminile fosse sport di “seconda fascia”… non ha mai visto una partita.
