Assen 2025: Toprak Razgatlioglu fuori dai giochi e Nicolò Bulega, che da decimo s’era portato primo, che si dispera mentre la sua Ducati lo abbandona, lasciando a Andrea Locatelli l’unica vittoria di una intera stagione che non è andata al turco di BMW o all’italiano di Ducati. Hanno comandato sempre loro, non ce ne è mai stato per nessuno, ma quell’unica vittoria di Yamaha è, probabilmente, l’incubo di entrambi. Soprattutto di Bulega, che non ha avuto colpe e che, senza quel guasto tecnico, oggi si sarebbe trovato letteralmente addosso al turco, se non davanti. Invece, nonostante la pole conquistata con un giro che sarebbe valso il quattordicesimo posto in griglia in MotoGP e dopo aver fatto bottino pieno in Gara1, bisogna parlare ancora di festa solo rimandata per Razgatlioglu. Rimandata a domani, visto che i 34 punti di vantaggio che il turco ha ancora rappresentano, più che un margine comodo, una vera e propria garanzia se si considera, appunto, che quei due non hanno rivali e che tra loro non è riuscito quasi mai a infilarsi nessuno.

Sul fatto che sarà battaglia fino alla fine, però, non ci sono dubbi. E s’è visto anche oggi, con un Nicolò Bulega che s’è portato sull’asfalto dell’Angel Nieto Circuit una ferocia impressionante. Partenza difficile e sportellate subito, ma giusto il tempo di un paio di curve, con il duello che finisce quando Toprak prova a forzare una staccata andando lungo e Nicolò si infila lasciando il turco a vedersela con Andrea Iannone. Libero dal traffico e con un passo superiore, il pilota Ducati ha preso margine e costruito una fuga che si definitiva, riuscendo letteralmente nell’impresa di farsi dimenticare dalle telecamere della regia internazionale, che tornano a inquadrarlo solo quando passa, venti giri dopo, sotto la bandiera a scacchi.
“Non sono totalmente contento – ha detto Bulega senza girarci troppo intorno una volta messo piede in sala stampa - sono felice per la gara, ma se riguardo la stagione non posso essere veramente contento. Penso a Assen e a Misano, ma più a quello che è successo a Assen. Domani vedremo a quanti punti arriverò da Toprak, aggiungendo i punti di Assen e qualcosa in più sarebbe stata un’altra storia. In ogni caso abbiamo fatto e stiamo facendo un gran lavoro e voglio ringraziare tantissimo Ducati, la squadra e tutte le persone che mi sono state vicine. Oggi? Oggi è sembrato facile, ma non è stato facile. La cosa più importante era mettere un gran distacco e poi gestire fino alla fine: ho cercato di non prendere rischi perché avevo un gran margine”.
Dietro di lui, nel frattempo, anche Toprak ha fatto il vuoto oggi, lasciando la lotta per il terzo posto a Xavi Vierge, Andrea Iannone, Alex Lowes e, qualche giro dopo, Álvaro Bautista, protagonista di una rimonta progressiva. Lo spagnolo del Team Aruba Ducati, infatti, risale con decisione, supera Lowes e poi Vierge e Iannone, a cui non resta altro che giocarsi il quarto posto fino al traguardo, con l’italiano che la spunta d’esperienza e raggiunge i tre del podio al parco chiuso come primo dei piloti non ufficiali. E ricordando anche a tutti che uno così non può non avere una moto per l’anno prossimo, anche se ormai il suo addio al World SBK sembra quasi inevitabile. Prima di pensare al prossimo anno, però, c’è ancora domani. Per Andrea iannone, come per quel Toprak che questa notte vuole provare a non fare troppi calcoli.
“Senza l’errore all’inizio forse sarei potuto stare con Nicolò e lottare con lui – ha detto Toprak nella sala stampa di Jerez – ma nella realtà dopo essermi liberato dal traffico siamo rimasti sempre un po’ alla stessa distanza. So che qui lui è un po’ più forte ma so anche che se guido nella sua scia posso migliorare, dato che posso prenderlo come riferimento. Per domani spero di migliorare: negli ultimi tre round ho lottato con l’anteriore, vedendo al contempo Bulega guidare tranquillo come su una 600. Se guidassi come Nicolò la BMW non funzionerebbe nel modo corretto. Iannone? All’inizio lui guidava molto piano, poi sono riuscito a superarlo. So che se domani finirò nella stessa posizione di oggi sarò campione, ma è meglio non pensarci, voglio concentrarmi sulle gare. Bautista mi ha detto che in Superpole Race mi basterà arrivare nei primi sette per vincere il titolo: mi farebbe piacere stabilire un nuovo primato, anche se probabilmente Bulega lo batterà l’anno prossimo. Nicolò oggi ha fatto un crono incredibile, lo rispetto tanto, mi aspettavo che fosse veloce, ma il suo tempo è stato incredibile. Mi sono congratulato con i ragazzi Ducati per il risultato e gli ho chiesto se hanno usato la MotoGP o la SBK, dato che il tempo di Nicolò è da MotoGP”.