Ducati prova a gioca d’anticipo, ma rischia di fare, come si dice spesso, i conti senza l’oste. Con Marc Márquez fuori per l’infortunio alla spalla destra rimediato a Mandalika — e la riabilitazione che procede a piccoli passi — a Borgo Panigale si valuta con calma la soluzione più sensata per il breve periodo: non forzare il ritorno del campione e, piuttosto, fare un regalo a Nicolò Bulega. Ma è così sicuro che a Bulega interessi davvero guidare la Desmosedici di Marc Marquez? Lui stesso a domanda specifica, ha tagliato corto. “Siamo a Jerez perché, anche se sarà difficile, abbiamo una partita importantissima da giocare. E’ chiaro che la Desmosedici fa gola a tutti, ma ora peniamo a questo fine settimana”. Una risposta sicuramente politica, anche furba se vogliamo, ma che sembra nascondere anche una certa freddezza rispetto a un’occasione per cui altri metterebbero mille firme, ma forse Bulega no. Perché – diciamolo chiaramente – non ha alcun interesse di andare a forzare per provare qualcosa che comunque proverà l’anno prossimo, quando sarà sia collaudatore per Ducati in MotoGP sia pilota di riferimento in Superbike.

Non conosce la Desmosedici, viene da una stagione massacrante tra le derivate di serie in cui ha dovuto dare sempre qualcosa di più oltre l’anima per tenere testa fino all’ultimo a Toprak Razgatlioglu e, a conti fatti, di andare a chiudere “esimo” in Portogallo – anche se con una MotoGP - la sua stagione potrebbe importargliene ben poco. Soprattutto se gli si chiede di pensarci adesso, con ancora un round del World SBK da disputare e in cui bisognerà provarle veramente tutte. Esattamente come ha fatto oggi, chiudendo davanti entrambi i turni di prova, con un vantaggio risicato su Toprak nelle FP1 e poi una prova maestosa nelle FP2, quando s’è piazzato primo lasciando il turco quarto a poco meno di mezzo secondo e con in mezzo Sam Lowes e Andrea Iannone.
Da una parte Nicolò che vuole stare sul presente, quindi, e dall’altra Ducati che potrebbe avere fretta di capire se ci sarà o meno la possibilità di affidare (almeno in Portogallo) la Desmosedici di Marc Marquez a Bulega. Magari sperando di riavere Marc a Valencia, più per l’importante test che anticiperà il 2026 che per il fine settimana di gara. "Penso che nella vita ci siano degli obiettivi – ha detto da Phillip Island Davide Tardozzi - Marc aveva l'obiettivo di vincere il campionato e l'ha raggiunto, quindi al momento non c'è bisogno di affrettare le cose. Abbiamo bisogno che Marc sia in forma e vedremo a poco a poco come evolverà la sua situazione". Chi si è sbilanciato un po’ di più su quando e come Marc Marquez potrà tornare è Mauro Grassilli, che poi non ha nascosto anche che in Ducati si sta pensando a Nicolò Bulega per il prossimo futuro.
"Su Marc – ha spiegato - ci aspettavamo che potesse essere una situazione del genere perché ce lo avevano comunicato fin dall'inizio. Purtroppo è andata peggio di quanto ci aspettassimo. Vedremo il prosieguo della riabilitazione, ma confermo che pensare di vederlo a Valencia non è pensare qualcosa di impossibile. Nicolò Bulega? Ci abbiamo pensato, ma l’obiettivo era quello di far concentrare Nicolò nel mondiale SBK. Stiamo valutando l’ipotesi di farlo venire con noi a Portimao, ma ci sono alcuni aspetti da analizzare bene: non conosce né la moto, né le gomme. Bisognerebbe organizzare un test per fargliela provare prima di farlo partecipare ad un Gran Premio" E’, probabilmente, anche il paletto che lo stesso Bulega ha messo prima di dire sì o no a un suo debutto anticipato con la Desmosedici. E il test, almeno secondo quanto riferito da Sky, in Ducati lo starebbero organizzando davvero: forse già mercoledì e proprio a Jerez, sullo stesso circuito in cui Bulega proverà l’ultimo assalto alla leadership di Razgatlioglu in Superbike in questo fine settimana.
