Si corre, non si corre, si corre domenica, si corre sabato, si corre domenica ma in un altro orario? Nella notte di Phillip Island sono queste le domande che i piloti della MotoGP hanno dovuto portarsi a letto dopo che molti di loro hanno sollevato il tema “vento che potrebbe rovinare tutto”. In Safety Commission hanno discusso se richiedere o meno, come anticipato da Pacco Bagnaia nelle dichiarazioni che hanno seguito le prequalifiche, di invertire il programma e spostare a domani il GP lungo, lasciando la Sprint alla giornata di domenica. “Già oggi – ha spiegato Pecco – il vento era al limite e sembra che domenica sarà peggio”. Solo che, al momento, una decisione non è stata presa e, anzi, sembra che nella stanza dei bottoni si sia intenzionati più a valutare uno slittamento d’orario che una vera e propria inversione del programma. Così, in attesa di capire quanto vento soffierà a Phillip Island, a molti piloti, e a noi appassionati, non rimane molto altro da fare se non chiedersi, piuttosto, da che parte soffierà il vento.

Se è vero, infatti, che Marco Bezzecchi è sembrato imbattibile in questo venerdì, secondo Alex Marquez il favore del pronostico ce l’ha qualcun altro che guida una Ducati e che è rimasto un po’ più nascosto: Fabio Di Giannantonio. Non solo perché Bezzecchi dovrà scontare due long lap penalty che condizioneranno inevitabilmente il suo GP, ma anche per ciò che ha notato oggi in pista e poi analizzando i dati nel box. “In termini di ritmo – ha detto il più piccolo dei fratelli di Cervera dopo il quinto tempo di oggi - penso che Diggia sia stato un po' più veloce di Bezzecchi e di tutti gli altri. È vero che nel time attack Bezzecchi e anche Raúl Fernández sono stati super veloci e che le Aprilia sembrano essere molto veloci in alcune curve, così come è vero anche che Bezzecchi qui andava molto forte anche con la Ducati, ma penso che sul passo Di Giannantonio possa essere pericoloso”.
Parole, quelle di Alex Marquez, che probabilmente avranno portato il Diggia a toccare qualunque cosa di ferro avesse a tiro, con il 49 che ha sì ammesso di aver avuto una buona giornata, ma preferendo poi parlare del lavoro che manca e pure di un piccolo bilancio sulla stagione che è stata. In questo weekend siamo andati in una direzione un po’ più specifica- ha detto il pilota romando del Team Pertamina Enduro VR46 - tutto il lavoro svolto ha funzionato bene, ma vedremo domani. Dobbiamo continuare a lavorare perché, al momento, siamo ancora un po' lontani da Bezzecchi, soprattutto sul giro secco. Mi aspettavo di trovarmi con più facilità e costanza come rendimento in questa stagione, ma la GP25 ha un po’ meno feeling sull’anteriore e questo non mi ha aiutato, in particolare nei cambi di direzione. Sì, mi aspettavo qualcosa di più anche dai risultati, ma, in termini di prestazioni e di affiatamento con la squadra, sono comunque contento di quello che abbiamo costruito e di come lavoriamo durante il weekend".
E’ chiaro che nel Team Pertamina Enduro VR46 l’idea di chiudere la stagione senza neanche una vittoria piace poco, così come è chiaro che l’obiettivo grosso, visto il venerdì di Di Giannantonio e i “guai” di Bezzecchi, si potrebbe centrare proprio in questo fine settimana. Gli avversari da temere di più? Ovviamente il Bez, poi lo stesso Alex Marquez e, attenzione, anche Fabio Quartararo. Il francese, oggi quarto, a Phillip Island soffre meno che altrove i problemi della sua Yamaha e è sicuramente anche uno capace di strappare il giro matto in qualifica (vento permettendo). Lui lo sa e anche nelle dichiarazioni gioca la parte di quello che non s’aspetta nulla pur mostrando di aspettarsi tanto.
“Oggi non è andata male – ha tagliato corto il francese che, a detta di molti, potrebbe essere il vero favorito in Australia - Abbiamo dovuto sistemare alcuni dettagli tra la mattina e il pomeriggio e non siamo riusciti a risolvere completamente i nostri problemi. Però il ritmo è stato piuttosto buono e quindi sono abbastanza soddisfatto: mi sento bene con la moto. La moto si comporta meglio nelle curve veloci e scorrevoli dove non ci sono staccate forti e il grip è meno importante, ma abbiamo anche visto la velocità delle Aprilia e Di Giannantonio che ha un gran passo: dobbiamo continuare a lavorare e cercare di guadagnare qualche decimo di secondo anche perché Phillip Island è un circuito in cui non sono mai stato particolarmente veloce, ma è vero che quest'anno mi sono sentito meglio che in passato qui”.